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Quando gli aerei atterravano a San Salvo

Nel 1943 gli inglesi entrarono a San Salvo e realizzarono un campo d'aviazione militare da cui partivano aerei per le missioni contro i tedeschi

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 Il 23 giugno 2013 si svolgerà la manifestazione delle frecce tricolori che interesserà i cieli di questo ultimo lembo di terra d’Abruzzo e quindi anche quello di San Salvo Marina. Dopo la tappa di partenza del Giro d’Italia (edizione 2013), proprio dalla Marina, una nuova manifestazione di prestigio nazionale avrà luogo nella nostra cittadina.


Gli arei militari però non sono una novità assoluta per i cieli di San Salvo Marina. In tempo di guerra  e durante l’avanzata alleata , dopo che gli inglesi entrarono in San Salvo nel novembre 1943 e la guerra si era spostata su altri fronti, gli alleati realizzarono sull’arenile un vero e proprio campo d’aviazione militare, da cui partivano aerei per le  missioni contro i tedeschi in ritirata.


Ma come fu possibile la realizzazione di un vero aeroporto militare sull’arenile?


Bisogna innanzitutto premettere che San Salvo Marina all’epoca non esisteva e che al di là del passaggio a livello della ferrovia, dopo poche centinaia di metri , iniziava un incolto arenile verdeggiante di “Jncie” (arbusti selvaggi) che ricoprivano a macchie la sabbia. L’arenile era immenso; iniziava all’incirca dall’attuale statale 16 ed arrivava sino alla riva del mare. Orbene gli alleati, che avevano a disposizione mezzi meccanici ed economici a dismisura, livellarono dapprima la sabbia sulla quale poi apposero migliaia di grate bucherellate in ferro di forma rettangolare (all’incirca di dimensioni di m. 3.00  di lunghezza per m. 0.40 di larghezza), che agganciate tra di loro, costituivano la pista  (molte di queste grate vennero usate  dopo la guerra dai sansalvesi, soprattutto dai muratori per farne delle ristire”  ed anche dai camionisti che li usavano per "ricacciare" i  camion quando restavano “ficcati” nella melma). Vennero collocati , sempre sull’arenile, decine di hangar per gli aerei ed altre strutture ricolme di materiale bellico. L’ingresso era assolutamente vietato. Frotte di ragazzini, con l’incoscienza degli adolescenti, si spingevano a piedi sino all’aeroporto, qualcuno riuscendo persino ad entrarvi dentro sperando di ottenere dagli alleati qualche pezzo di cioccolato o sigarette, ricevendo però trattamenti che li inducevano alla fuga.

Da quella pista partirono centinaia di aerei verso missioni di guerra scrivendo pagine atroci della storia d’Italia
Il nostro mare, però, non fu solo sede dell’aeroporto alleato, ma anche discarica di materiale bellico.  Al largo della nostra costa sono tuttora depositati residuati bellici (bombe ed altro materiale) che gli alleati, a bordo di anfibi, man mano che il fronte si spostava al nord, buttavano in mare, essendo economicamente e logisticamente inconveniente trasportali  al fronte.

Erano tempi di guerra, si dirà e tutto era consentito.

Gli aerei militari che sorvoleranno San Salvo Marina nella giornata del 23 giugno 2013, per nostra fortuna,oggi  sono le Frecce Tricolori, aerei militari, vanto dell’Aeronautica Militare italiana, guidati da piloti tra i migliori al mondo.
I motori romberanno per la pace.
 

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