Ai primi del secolo scorso, la Marina di Vasto accoglieva già un turismo, che oggi definiamo “di massa”, di più modeste proporzioni. Perché, nonostante la carenza di mezzi di trasporto, ci si muoveva e come.
Meta preferita la spiaggia, con il suo arenile di sabbia dorata e finissima dove c’era qualche locanda per il ristoro dei passeggeri che facevano capo alla stazione ferroviaria, i cui lavori erano iniziati a marzo del 1900. Si andava alla marina caricando brande, materassi, batterie da cucina e provviste su di un carro trainato da un mulo, compresa una buona scorta di legna indispensabile per la cottura dei cibi.