La settimana prossima, come annunciato, dallâassessore ai Lavori pubblici, Giancarlo Lippis, sarà pubblicato un concorso tra professionisti per trovare una nuova destinazione al parcheggio di via Montegrappa.
Un argomento, quello della riconversione del multipiano, particolarmente sentito dai residenti della zona â che più volte nel corso degli anni ne hanno denunciato il degrado â e non solo. Dopo la notizia del concorso di idee in molti hanno immaginato una soluzione per lâannosa questione. Câè chi, on-line, propone di dare allâedificio una destinazione residenziale con la creazione di mini appartamenti per le famiglie più bisognose; qualcun altro suggerisce di creare un museo di arte contemporanea dove gli âartistiâ del comprensorio possano mettere a frutto la propria creatività .
Lâunica certezza è la ragione del mancato decollo del progetto iniziale: la lontananza dal centro storico.
Arnaldo Mariotti che realizzò lâopera, però, non torna sui suoi passi: «Per farlo funzionare bisognava mettere a pagamento i parcheggi in centro e rendere gratuiti quelli del multipiano. In questo modo anche chi lavora in centro, ad esempio nelle scuole, avrebbe lasciato lâauto per raggiungere a piedi il posto di lavoro».
La storia è andata diversamente e oggi si cerca di dare allo stabile un destino più roseo. Mariotti lo sa e dice la sua in merito: «Oggi ci si può spostare il mercato. Avendo tutti quei posti-auto sarebbe molto comodo. Unâaltra nostra idea era quella di coprire lâultimo piano con una struttura leggera e farne una sala per le iniziative ricreative delle associazioni. Un locale così ampio non esiste a San Salvo».
Gabriele Marchese, insediatosi quasi in corrispondenza della fine dei lavori, ha qualche dubbio sulla fattibilità del progetto originario: «La gente non vi parcheggiava perché per raggiungere il centro poi câera la salita. Per questo noi, dopo aver dotato la struttura di un ascensore, avevamo pensato anche a una passerella per il centro, anche se di difficile attuazione. Tuttavia diverse persone avevano affittato un box-auto. Poi câè stato lâincendio e lâassicurazione non ha riconosciuto niente. Per sanare i danni strutturali avevamo stilato un progetto di consolidamento da 470mila euro, ma non se ne fece nulla per non sforare il Patto di stabilità ».
Per quanto riguarda i progetti di conversione, anche Marchese guarda con favore al trasferimento del mercato, ma non di buon occhio la proposta di Lippis: «Avevamo lâidea di trasferirci il mercato, poi sappiamo comâè andata. Oggi la sfida è quella di farlo funzionare, il concorso di idee serve per perdere tempo perché non si hanno soluzioni».