Torna al centro dellâattenzione il futuro âin bilicoâ del posto di Polizia Ferroviaria allâinterno della stazione di Vasto-San Salvo. Eâ il Sap, il Sindacato Autonomo di Polizia, a rilanciare lâallarme (dopo quello dei mesi scorsi di unâaltra organizzazione, il Coisp), alla luce di una recente riunione nella quale si è fatto il punto della situazione su una âmanovraâ - a livello nazionale - che prevede un taglio di oltre 250 presìdi in tutta Italia (alcuni già concretizzati ed altri da realizzare entro qualche mese). E, tra questi, câè anche la sede della Polfer dello scalo di cerniera tra Abruzzo e Molise.
Si legge in una nota del Sap: âIl tentativo di far passare la manovra per un progetto di rimodulazione finalizzato al miglioramento dei servizi non trova alcun riscontro oggettivo se non quello di segno opposto che palesa una chiara, evidente e netta sforbiciata nello spirito della spending reviewâ. A giudizio di Filiberto Scafetta, rappresentante territoriale del sindacato, ânonostante lâincremento della criminalità e la necessità di investire in questo delicato settore, il governo e il ministro dellâInterno vanno avanti nella direzione opposta alle reali esigenze dei cittadini. E Vasto sarà penalizzata con la chiusura del presidio di Polizia Ferroviaria, unico in tutta la provincia di Chieti. Ufficio che vigila su un delicato accesso nel territorio. Ancora una mortificazione â sottolinea infine - per la città e il suo circondario, grazie alla politica locale e nazionaleâ.
DA POLFER A âPUNTI APPOGGIOâ - I posti della Polfer â è previsto nella riforma â saranno trasformati in cosiddetti âPunti Appoggioâ, uffici senza organico ai quali il personale di scorta potrà appoggiarsi durante la permanenza in stazione, in attesa di riprendere il treno per la nuova scorta. Per il resto del tempo saranno sedi chiuse, dove resterà solo lâinsegna della Polizia ed un citofono al quale risponderà un addetto della centrale, operativo a chilometri di distanza. In buona sostanza âun poâ di fumo negli occhiâ, evidenziano i rappresentanti del Sap che manifestano opposizione contro queste previsioni. Del possibile taglio della sede di Vasto-San Salvo della Polfer, a più riprese, si parla ormai da anni . Il personale attualmente in servizio, in uno scalo ferroviario dove i treni a lunga percorrenza latitano sempre di più, è composto da 7 operatori. Nel caso in cui la soppressione divenisse realtà verrebbero aggregati al Commissariato di Vasto, ma certezze in merito non ve ne sono.
LâINTERROGAZIONE MINISTERIALE â Nei mesi scorsi il deputato del territorio Maria Amato (Pd) aveva presentato unâinterrogazione al ministro Alfano in merito alla possibile chiusura della Polizia Ferroviaria di Vasto-San Salvo. âSono preoccupata per questo rischio â scriveva -, la stazione di Vasto è âzona di confineâ per la nostra regione e spesso le forze di Polizia hanno portato a conclusione importanti e complesse operazioni di pubblica sicurezza e resistenza costante allâinfiltrazione della criminalità organizzata. Depotenziare la loro presenza significherebbe vanificare un lavoro importante e rendere fragile il territorio del Vastese che rappresenta una delle porte di ingresso a elevato rischio anche per il traffico di drogaâ. Preoccupazioni, però, che sembrano non aver fatto breccia in chi, forbice in mano, sembra oramai aver deciso di abbassare la saracinesca sulla Polfer locale.