CLAUDIO LAURETTA

Pino Rosini - Imagina
22/03/2005
Arte
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''No, non ci posso credere. Sono qui nel mio letto che cerco di dormire e non ci riesco. E' colpa sua, si! Tornato a casa dopo lo spettacolo e ..ancora rido!'' E stamattina? Mi sono svegliato col sorriso. Grazie Claudio. Personaggio dopo personaggio, imitati tutti con semplicità e assoluta fedeltà, Claudio Lauretta, è stato protagonista di una serata indimenticabile ed esilarante, la terza della rassegna di cabaret Comicodisera. ''Non è tutt'euro ciò che luccica'' è stata la sua terribile arma del buon umore. Da Renato Pozzetto (del quale potrebbe tranquillamente esserne fratello) a Renato Zero (gli è bastato un paio di occhiali neri e via!) a Lucio Dalla (cappellino e occhialetti) ad Adriano Celentano (un po' ingrassato ma u-gua-le) a... si, insomma, quando ha messo quel mantello nero ha dovuto spiegare non trattarsi ne di Zorro ne di Batman bensì del nostro vicino di casa Di Pietro nella sua famosissima toga da infaticabile giudice. Ed è stato un tripudio eguagliato solo dall'imitazione del partenopeo Pino, si, Pino Daniele. Parrucchina bianco/argento, occhiali giallo antinebbia, una leggera spennellata sulle labbra a mo' di baffetto: il suo trucco più impegnativo. Insomma, pubblico in delirio per tutta l'esibizione. Io compreso. ''E' stata dura fotografarti'' gli ho confessato a fine spettacolo. ''Essì - mi ha risposto Claudio - io mi muovo molto e in fretta''. ''No, non mi riferisco al mosso tuo - ho replicato - ma al mio! Ridevo troppo mentre ti inquadravo!''. Eh, dura vita per un fotografo in queste circostanze, si. Ma non demordo. Sono già in attesa del prossimo appuntamento. Come voi. 31 marzo, ore 21,15: Il gruppo ''La Ricotta'' in ''E' un paesone ma è vivibbbile''. Sarà dura attendere. Ma ce la faremo!

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