La visita di De Michelis a San Salvo

Orazio di Stefano
14/05/2007
Attualità
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SAN SALVO - Gli aspetti veri delle persone e delle personalità dei politici si vedono quando si ha l'opportunità di conoscerli da vicino, scambiarci qualche parola ed ascoltare direttamente il senso di quello che hanno da dire. Chi non ricorda nell'immaginario collettivo cosa era diventato (e soprattutto come era presentato dal circuito mediatico) Gianni De Michelis: gli venivano rimproverati i lunghi capelli, le conoscenze femminili, la passione per la danza e soprattutto il potere. La sua vita pubblica era stata anche oggetto di un film irriverente. E, invece, a S. Salvo il segretario socialista è stato apprezzato da tutti quelli che hanno avuto modo di vederlo, ascoltarlo e salutarlo, dimostrando loro la vera essenza della sua presenza e militanza nella politica di oggi. De Michelis è giunto al casello senza fragori e scorte: lo hanno accompagnato in città Ennio Artese (presidente del suo partito) e Domenico Chirulli (capo della lista Giovani Idee, di cui è stato ospite). E' arrivato in piazza del Popolo e ha salutato tutti. Con qualcuno ha anche ricordato le volte precedenti in cui era stato in città. Poi si è messo a disposizione dei giovani che lo hanno subissato di domande, spaziando dalle elezioni di Francia, alla politica turistica europea, al ruolo di governo del centro e a you tube. ''Una vera lezione di alta politica'', avrebbe ammesso più tardi Annalia Checchia, che non si persa una virgola delle cose che ha sentito. L'ex vice premier ha anche interloquito amabilmente con la passionaria della destra locale, Clementina De Virgillis, vestita di rosso per l'occasione, ma che ha ovviamente respinto l'analogia destra uguale egoismo. Ha ricordato la S.I.V., parlando da conoscitore delle dinamiche della globalizzazione e dell'Europa, avendo da ministro degli esteri firmato il trattato di Maastricht. Ha mostrato di gradire il regalo del candidato sindaco Nicola Argirò (due libri: uno sull'Abruzzo e uno di S. Salvo) e soprattutto l'accoglienza ricevuta dai giovani, impegnandosi a far visitare loro il Parlamento Europeo di cui è membro autorevole. Dopo l'incontro, a piedi, ha raggiunto l'elegante ristorante ''Osteria delle spezie'', dove ha potuto degustare (lui, che buongustaio lo è da sempre) : uno squisito passato di fave, crepes con ricotta e carciofi di Cupello, bistecca di maiale ai ferri e per concludere la nota specialità del locale millefoglie con crema chantilly. Nel corso della cena - mentre Angelo Longhi gli mostrava le foto delle visite precedenti - si è intrattenuto col candidato sindaco Nicola Argirò, con la lista del Nuovo P.S.I. e con alcuni amici, tra i quali il figlio del sindaco socialista saragattiano Cervone, Prima di ripartire, a notte oramai fonda, salutando Angelo di Pierro, gli ha detto: ''Mi raccomando, ricorda a Cristina (la sua potente segretaria, n.d.r.) di mandare i ragazzi a Bruxelles''. E questo mentre Di Pierro, leggendogli sul viso la stanchezza di chi ha avuto una giornata elettorale non certo riposante, si interrogava sul perché De Michelis facesse ancora tutto questo. Infatti a sessantasette anni suonati potrebbe godersi la vita e la pensione o tornare agli studi accademici (è stato docente universitario di chimica, n.d.r.) o anche mettersi a scrivere libri delle cose che ha fatto, che oramai sono storia. ''Ma chi glie lo fa fare ?'' continuava ad interrogarsi Di Pierro, mentre vedeva ripartire la Mercedes, ma poi la risposta se la dava da solo: ''Gianni lo fa per passione politica''...e lui lo può capire, perché soffre dello stesso virus: la passione per la Politica. Orazio di Stefano

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