Già da qualche giorno mi ero molto incuriosito per lâargomento: Idee e progetti Amministrative San Salvo 2017; molto meno, invece, per lo slogan: Unâaltra città è possibile.
Mi riferisco al manifesto del âLaboratorio politico-culturale San Salvo Democraticaâ diffuso per pubblicizzare lâincontro pubblicoâ di sabato 17 settembre 2016.
Perciò, alle 17,30 ho preso posto in piazza per parteciparvi. E ho aspettato una buona mezzâora, pur sapendo che avrei aspettato: San Salvo si trova pur sempre nel 42° parallelo, ma io continuo a essere sintonizzato sul 45°.
Poco male, comunque.
Nel frattempo lâattesa (ma solo gli ultimi dieci minuti) è stata narcotizzata dalla diffusione sonora delle surreali domande che si poneva un cantante (cantautore?) che non ho riconosciuto. Niente di tutto questo, però, ha a che fare con la mia aspettativa delusa.
La delusione si è invece concretizzata durante lo svolgimento dellâincontro, che (a sorpresa) non era finalizzato ad anticipare âidee e progettiâ in vista delle prossime elezioni amministrative. Doveva, invece, semplicemente svelare alla cittadinanza il tentativo di far nascere coram populo la nuova alleanza di tutte le frazioni nelle quali nel 2012 si era ulteriormente scomposto il già articolato panorama dellâarea di centrosinistra.
Attenzione: ho detto âsemplicementeâ, ma in effetti - visti i precedenti - devâessersi trattato di una gestazione complicata che prelude a un parto impegnativo.
Una nascita pubblica, dunque: in piazza, alla luce del sole e non più nelle segrete stanze come in passato, quando venivano siglati accordi che non era salutare far conoscere agli elettori. Benissimo, ma certamente non ancora âidee e progettiâ! Nè, ovviamente, era prevista la possibilità che qualcuno del pubblico potesse intervenire per dare il suo contributo di idee e progetti. Così mâero immaginato. Questo avevo sperato. Tanto mi aspettavo.
In conclusione sâè trattato, per il momento, solo dellâannuncio di un esperimento, pilotato ( non è casuale) da chi si autodefinisce âlaboratorioâ. Un esperimento di laboratorio, in conclusione, necessario, imprescindibile, da portare avanti per riunire forze che, per pacifica ammissione di tutti i relatori, altrimenti non riuscirebbero a scalzare il centrodestra dal governo della città .
Ho ugualmente deciso di assistere a tutto il pubblico incontro, ma con lâamarezza tipica che deriva da una promessa non mantenuta.
Dopo le parole ascoltate in questa occasione (in verità non sempre in perfetta sintonia tra loro; qualche titubanza si è avvertita, qualche scricchiolio si è sentito), mi auguro che presto, quando i protagonisti di questo primo incontro pubblico avranno trovato un vero accordo (operativo e programmatico) nellâinteresse concreto della cittadinanza, si possano davvero conoscere âidee e progettiâ per âunâaltra città possibileâ, quelli che stasera ci sono stati negati. Peccato, perché, secondo me, sono gli argomenti di cui davvero gli elettori vogliono sentir parlare, per poi fare scelte consapevoli.
P.S. Alla fine dellâincontro mâè venuto in mente che, in alternativa alle composizioni del cervellotico cantautore, avrebbe svelato il vero oggetto dellâincontro la ben più popolare âSono solo paroleâ cantata da Noemi.
Ho molto apprezzato, invece, il pensiero rivolto, in apertura dellâincontro, al ricordo di un grande italiano: Carlo Azeglio Ciampi.