Possiamo dire che oggi è il compleanno del mondo. Eâ la festa che celebra la nascita di un mondo nuovo. âQuesto è il giorno di Cristo Signore: alleluia, alleluiaâ, è quanto ripetiamo nel salmo responsoriale della Santa Messa.
Questo è il giorno per eccellenza: il giorno che ha fatto il Signore. Gli altri giorni li abbiamo fatti noi, sono opera nostra: i giorni del tradimento, dellâabbandono, della fuga, del rinnegamento, dellâodio, della vigliaccheria, del peccato, li abbiamo inventati noi, fanno parte del nostro âvecchioâ calendario.
Oggi, invece, è il giorno creato dal Signore. Eâ il primo mattino del mondo, è un giorno ânuovoâ, è il giorno che inaugura un mondo nuovo, una nuova creazione.
Noi abbiamo inventato le tenebre, Lui la luce, noi abbiamo accumulato sozzure, Lui ci inonda di acqua purificatrice, noi abbiamo creato la morte, lavoriamo per la morte, Lui ci regala la vita.
Noi abbiamo la specializzazione nel creare guai, nel rovinare ogni cosa,Lui ha provveduto a ârifareâ, a proprie spese, tutto da capo. Noi abbiamo fabbricato lâodio, Lui ha risposto con lâostinazione dellâamore e del perdono. Noi abbiamo scelto il peccato, Lui ha reagito con la misericordia. Noi lâabbiamo condannato, Lui ci ha âgraziatiâ.
Questo è il giorno del âpassaggioâ. Passaggio dallâuomo vecchio allâuomo nuovo.
âCristo nostra Pasquaâ. Cristo è il nostro passaggio In Lui passiamo da uno stato di separazione a un rapporto di comunione. Da una situazione di morte alla vita.
Cristo oggi ci offre il âsuoâ giorno e lâunica raccomandazione è quella di non tornare indietro. Dobbiamo tagliare i ponti col vecchio, con lâodio, con le divisioni.
Oggi, tutto ricomincia da capo e ciascuno di noi deve sgomberare le vecchie abitudini, per essere ânuova creaturaâ. Ciascuno di noi, oggi, è un âprincipianteâ.
Questo è un punto di partenza verso un cammino che soltanto Lui conosce, verso un territorio ancora da esplorare.
â... Ora ci precede in Galileaâ. Con un Dio che ci precede, che è sempre âpiù avantiâ, non câè proprio da stare tranquilli. Occorre essere salutarmente preoccupati. Preoccupati di non mancare ai suoi appuntamenti sorprendenti e.. scomodi.
Per questo prima di essere un augurio di pace, la Pasqua è un augurio di inquietudine. Oggi mi viene voglia di dire: âLâinquietudine del Cristo sia sempre con noiâ.
Non manchiamo allâappuntamento dellâOggi, equivarrebbe mancare allâappuntamento con Dio.
Una vita cristiana sfasata rispetto al proprio tempo, è una vita cristiana che ha perso i contatti con il Dio vivente.
Nelle sue apparizioni dopo la Risurrezione, il Signore non fa altro che rimproverare i discepoli perché sono âsciocchiâ, tardi, lenti...
I nostri ritardi sono ritardi sulle attese di Dio.
E Lui, quando è stanco di aspettarci, di cercarci inutilmente, fugge ancora più avanti..
Lasciati fare nuovo dallâamore, fratello, e gusterai una Santa Pasqua.
Te lo auguro di cuore!