Un tuffo dove l'acqua è più blu

Nella classificazione delle acque di balneazione San Salvo eccelle!

Antonia Schiavarelli
19/04/2017
Attualità
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E' stata pubblicata il 21 marzo scorso la delibera regionale con la classificazione delle acque di balneazione (leggi).

San Salvo e la sua costa escono a testa alta da questa classificazione che vede sui quattro punti di prelievo ben tre in condizioni eccellenti, ed uno solo in condizioni buone nel punto in cui sfocia il torrente Buonanotte a 100 metri a nord della sua foce.

San Salvo dunque eccelle, in una classifica regionale che migliora rispetto al 2016 ma non recupera i suoi punti critici.

Rispetto alle altre regioni, l'Abruzzo recupera diversi punti percentuali su tratti che da una balneanzione buona è diventata eccellente, ma non diminuisce le acque classificate come scarse. Alcuni dati significativi li fornisce il Forum Abruzzese dei Movimenti dell'Acqua, "Il 69% dei tratti costieri abruzzesi è nella qualità migliore, la categoria "eccellente". Il 13% è nella categoria "buono", il 4% nella categoria "sufficiente" e il 14% nella categoria "scarsa"". Il Forum fornisce anche alcuni dati dell'Emilia Romagna che conta una linea costiera molto più ampia della nostra ma nonostante ciò percentuali decisamente migliori, con il 91% delle acque eccellenti, 7% buono, 1% sufficiente, 1% scarsa.

Il Forum offre anche una classificazione per provincia:

Come ricorda il Forum, "la classificazione viene fatta sulla base delle indicazioni dell'Unione Europea contenute nella Direttiva 7/2006/CE, fondata sulle indicazioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, che ha chiesto agli Stati Membri di classificare ai fini della balneazione le acque dei singoli tratti di costa in 4 classi di qualità: eccellente; buona; sufficiente, scarsa. La classificazione ai fini della balneazione tiene conto esclusivamente dell'inquinamento di tipo microbiologico, verificando l'entità della presenza di Escherichia coli ed enterococchi" il Forum inoltre rimarca "la necessità di risolvere le situazioni di criticità dei fiumi che fanno rischiare l'apertura di procedure di infrazione da parte della commissione europea visto che a partire dal 2016 tutti i tratti costieri dovevano essere almeno nella categoria "sufficiente".

 

 

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