Il Partito Democratico risponde alle sorelle Di Virgilio, Silvia e Natalia

In merito al Presidente della Confesercenti Domenico Gualà e alla restituzione delle chiavi delle sede del Partito Democratico

Gennaro Luciano
10/07/2017
Attualità
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C'è stato un periodo nel quale il Direttivo del Partito Democratico e il Partito stesso inteso come iscritti, era fatto di mogli, mariti...e cognate. Alcune mogli e mariti hanno preso strade diversi, altri sono rimasti, ma ci chiediamo a questo punto il perché visto che del Pd a quanto pare non condividono nulla. 
Oggi viene difeso un cognato prima e un marito poi, ma de "l'uomo" che tanto viene percepito dalle stesse come attaccato, non si sente proferir parola. 
Il nostro Segretario Luciano Gennaro è stato definito, da una stessa iscritta del Pd (Silvia Di Virgilio?)  "brocco". Non scendiamo a quelle che diventerebbero poi sterili e superficiali polemiche. Non ci interessano. Ci preme invece comunque sottolineare alle sorelle Di Virgilio che, come è noto, da diversi e diversi mesi a questa parte il Pd (e non solo il segretario Luciano Gennaro) ha intavolato confronti e dialoghi con gli appartenenti al centrosinistra e ribadiamo che NOI siamo ancora pronti a farlo sempre qualora vogliano farlo loro. 
Ma questa volta però solo se si ha la volontà reale di ricostruzione e di nuovo cammino per ridare alla Città un'Amministrazione di Centrosinistra. 
Non costringiamo nessun a far parte del Partito Democratico. Anzi. Le porte sono aperte...per uscire. Occorrono persone costruttive e portatrici di rinascita e ricostruzione. E su questo il Pd sta lavorando. Chi vuol solo denigrare senza affrontare i problemi può starne tranquillamente fuori e continuare a denigrare. 
Alle sorelle Di Virgilio sfugge, forse perché peccano di superficialità, che la considerazione fatta in merito al Presidente della Confesercenti Domenico Gualà (marito dell’una e cognato dell’altra) non era un attacco contro “l'uomo politico”, ma semplicemente contro il ruolo che ricopre all'interno della Confesercenti stessa. 
Si é parlato, loro in primis, di rivitalizzazione del centro storico della nostra Città e poi però  viene presentato un calendario estivo dove di centro storico si "parla poco". 
Chi avremmo dovuto interpellare? Quale nome avremmo dovuto fare? Ditecelo voi, altrimenti dovremmo inventarne noi uno di fantasia.
Il signor Domenico Gualà , iscritto al Pd, nonché componente del locale direttivo e di quello provinciale, ci avrebbe fatto piacere vederlo al nostro fianco in campagna elettorale. Così non è stato e di certo non ne abbiamo fatto né una questione di Stato né tantomeno un attacco politico. Chi ricopre ruoli istituzionali deve essere pronto a prendersi applausi e fischi. È ovvio che moglie e cognata non sono pronte ai fischi ma sono pronte solo agli applausi sottolineando solo l'UNANIMITÀ della riconferma del familiare stretto. 
Siamo contenti di questo (della riconferma a Presidente di Gualà). Ci aspettavano SOLO un intervento in merito al calendario estivo. È ovvio che la considerazione del Gruppo Consiliare del Pd ha smosso sassolini che le sorelle Di Virgilio avevano nelle scarpe cogliendo poi la palla al balzo per toglierseli. Bastava semplicemente parlare se avevamo cose da dire. Le avremmo ascoltate e avremmo dialogato con loro molto volentieri.
Per concludere, rivolgiamo una domanda all'iscritta al Pd Natalia Di Virgilio. "Chi sei tu per dire di dover riconsegnare le chiavi della sede del Partito Democratico? Ci sfugge forse qualche passaggio di proprietà? Illuminaci".
In merito alle ultime elezioni amministrative, poi cara Natalia Di Virgilio, abbiamo riconosciuto il giudizio, che tu hai definito "spietato", del popolo. Ma il tuo "Ve ne dovete andare a casa" credo che debba essere letto da chi, prima di tutti, non crede più nel Pd. Noi ci crediamo ancora. Il Partito Democratico ripartirà dunque da coloro che in esso ci credono lasciando a casa chi in esso non ci si ritrova più. 
Ricordiamo infine che ad ottobre si terranno i congressi, e gli iscritti attuali ed i  nuovi avranno l'onore di scegliere la nuova guida. Ma loro e solo loro lo faranno e non altri e non soprattutto chi denigra il partito ed i suoi attuali rappresentanti eletti  legittimamente da quei pochi che ancora credono nel Partito.
Siamo stanchi e stufi delle chiacchiere di chi pretende rivoluzioni culturali e si dimentica che occorre il consenso....sempre !!!!

 

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