Il carnevale è ormai alle porte e fervono i preparativi tra costumi, coriandoli e stelle filanti.
Ad onorare la festa, ultima occasione per le âabbuffate goderecceâ, non possono mancare i dolci tipici della tradizione.
Ma facciamo prima un passo indietro per capire come mai il carnevale sia lâultima chance per i più golosi.
Nella tradizione cattolica, infatti, il rito carnevalesco precede la quaresima ed ha il suo culmine nel martedì grasso, che questâanno ricade il 13 febbraio ed è lâultimo giorno in cui è concesso âbanchettareâ.
Il termine âcarnevaleâ, infatti, deriva da âcarnem levareâ, che letteralmente significa abolire la carne, e anticamente indicava lâinizio del periodo di astinenza e digiuno.
Tanti sono i dolci tipici che contraddistinguono ogni regione.
In Abruzzo, nelle Marche e nel Molise, un posto dâonore lo occupa la cicerchiata.
Con tutta probabilità il nome âcicerchiataâ ha origine medievale e deriverebbe dalla cicerchia, legume simile al pisello e al cece, per cui il significato sarebbe quello di "mucchio di cicerchie".
Le ricette
Per lâimpasto: 6 uova, 6 cucchiai olio d'oliva, 3 cucchiai di zucchero, 1 limone grattugiato, c.ca 1/5 kg di farina.
Per glassare: 1/5 kg di miele, 2 cucchiai di zucchero.
Per decorare: cannella, zuccherini colorati e buccia grattugiata di 1 arancia.
Per friggere: olio, a piacere d'oliva o di arachidi.
Su una spianatoia versare la farina a fontana e aggiungere in successione le uova, lo zucchero e lâolio extravergine dâoliva.
Amalgamare per bene il tutto, lavorando energicamente lâimpasto, così da ottenere un composto omogeneo da lasciar riposare per almeno mezzâora.
Tagliare in piccole dosi la pasta, allungarla formando dei cordoni e realizzare dei dadini dello spessore di circa un centimetro.
Tuffarli in abbondante olio bollente e farli friggere fino a quando non saranno dorati; quindi scolarli e lasciarli asciugare sulla carta assorbente.
A questo punto sciogliere e caramellare, in una capiente pentola, il miele insieme allo zucchero e dopo qualche minuto, quando sarà ben fluido, aggiungere i dadini e le mandorle.
Mescolare facendo amalgamare e legare il composto, versarlo su un piatto da portata o un vassoio e, con le mani bagnate, modellare il tutto dandole la sua tipica forma.
Decorarla, infine, a proprio piacimento.