eSport: crescono economia e pubblico ma competizioni poco aperte alle donne

15/03/2018
Attualità
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Complice l’evoluzione tecnologica in atto, gli eSport sono diventati un vero e proprio fenomeno di tendenza, non solo all’estero. Grazie alla nascita di organizzazioni specializzate nella promozione, che impartiscono lezioni e che riuniscono gli appassionati, il settore dei giochi competitivi online è diventato una vera e propria onda crescente anche in Italia.

Secondo quanto si legge da un’indagine condotta da Newzoo e diffusa dal primo quotidiano nazionale, Il Sole 24 Ore, nel 2017 la pratica competitiva e professionale dei videogiochi ha generato incassi oltre i 696 milioni di dollari con un incremento del 41,3% anno su anno. A sorprendere sono soprattutto le prospettive: i dati parlano di un tasso di crescita annuale del 35,6% fra il 2015 e il 2020, che apre a uno scenario davvero proficuo con un giro di affari che potrebbe addirittura sfiorare il miliardo e mezzo entro 3 anni.

La crescita economica del settore è trainata dall’aumento vertiginoso dei tifosi. Per quanto le cifre siano contenute e riguardino un pubblico attualmente di 1 milione e 245mila persone, “fra poco più di 12 mesi, l’audience italiano degli eSport dovrebbe lievitare fino a un milione e 495mila utenti affezionati, sia online che negli eventi dal vivo”. Entrando nel dettaglio dell’analisi, più della metà degli italiani di età compresa fra i 18 e i 34 anni è appassionata di giochi online (51%) e videogiocare ad alti livelli o semplicemente guardare qualcun altro farlo è per i giovani il passatempo principale. I giochi “offline” persistono invece fra gli over 35. Solo il 32% degli italiani di età compresa fra i 35 e i 64 anni è infatti appassionato di competizioni elettroniche. Quanto al genere, videogiocatori e tifosi sono in larga misura maschi: la quota rosa si assesta al 12%.

Al riguardo, un articolo divulgato di recente dall’Agenzia giornalistica sul mercato del gioco in Italia, Agimeg, denuncia quanto le competizioni di videogiochi sembrino ancora un territorio scarsamente favorevole alle donne. “Le videogiocatrici – si legge nell’articolo – sono infatti spesso scartate dai team che, essendo misti, tendono a preferire gli uomini e risultano trarre minori benefici economici dalle vittorie. Il mondo delle gare tra gamers è quindi ancora prettamente maschile, malgrado le donne non scarseggino nel settore professionale, spesso anche ad alti livelli”.

Non ci sono dati certi, ma da molte interviste si scopre che sono innumerevoli le giocatrici che talvolta ricevono un trattamento nettamente diverso rispetto a quello riservato ai partecipanti di sesso opposto. Nel mondo degli sport elettronici, la strada per raggiungere le pari opportunità è dunque ancora molto lontana. Ma se le differenze di genere sono accentuate, ciò non toglie che le donne debbano o siano fuori dalla scena videoludica.

Seppur in numero minore rispetto ai giocatori uomini, infatti, la forza attrattiva degli eSport ha fatto innamorare anche l’universo femminile. Basti citare il nome di Tanukana, campionessa di Tekken, o al Team Property, squadra svedese di sole donne e è attiva soprattutto su Counter Strike; o ancora ricordare che, al pari degli uomini, godono del sostegno di appassionate comunità di tifosi, che amano sostenerle assistendo alle competizioni ma anche scommettendo regolarmente sulla loro vittoria attraverso agenzie di scommesse sportive online accreditate.

Al riguardo, lo scorso settembre il sviluppatore di racing games SimBin ha lanciato una competizione esclusivamente dedicata alle donne: “Women and Wheels”, ovvero “Donne e Ruote”. Annunciata durante l'European Women in Games Conference di Londra, la competizione è nata con l’obiettivo di creare una vera e propria comunità femminile, un ambiente di supporto che incoraggi più donne a cimentarsi negli eSports e allo stesso tempo capace di attirare l’attenzione sul ruolo di primo piano che le donne hanno sempre avuto nella storia delle corse automobilistiche ma purtroppo, il più delle volte, rimasto nascosto. “Women and Wheels” vuole inoltre stimolare le donne a sviluppare la fiducia in se stesse e la loro abilità, il tutto all’interno di un contesto di divertimento.

Allo stesso modo di “Women and Wheels”, alcuni promotori di eventi, come quelli di Counyer-Strike, si sono impegnati a creare competizioni femminili parallele ai concorsi più importanti a livello internazionale, iniziando così a percorrere una strada verso il raggiungimento delle pari opportunità e l’abbattimento delle differenze di genere.

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