Nella ormai nota vicenda/scontro fra turisti e residenti o forse sarebbe meglio dire fra il partito di chi vuol riposare e quello di chi vuol divertirsi in orari anche notturni, il Consiglio di Stato fa prevalere l'interesse pubblico al turismo e all'economia che attorno ad esso può generarsi.
In particolare i giudici amministrativi del Consiglio di Stato si esprimono così "Considerato, anche alla luce della valutazione comparativa degli interessi in rilievo, che sussitono i presupposti per la concessione di una misura provvisoria nelle more della definizione", e ancora "ritenuto che, allo stato, nel bilanciamento degli interessi, debba essere data prevalenza all'interesse pubblico prospettato dall'appellante". In tal modo restituiscono all'estate sansalvese la dignità di poter svolgere manifestazioni ed eventi.
Quanto agli errori "materiali" o di altra natura compiuti dagli amministratori e alla qualità degli eventi organizzati e in programma, certamente si potrebbe discutere ma, quel che appariva chiaramente un provvedimento "castrante", ossia che impediva di fatto eventi e manifestazioni notturne in una località di mare per volontà di pochi privilegiati titolari di seconde o terze case al mare, è stato annullato dai giudici amministrativi.
Occorre ora una programmazione e una discussione seria per il settore turistico sansalvese: istituzione di una zona turistica, hotel, eventi di qualità , licenze da ballo e destinazione di importanti risorse economiche (non di pochi spicci) sono la ricetta e la cura per la "malattia" di San Salvo Marina che si trascina da anni con un lungomare buio e brutto, acquitrini e paludi, vacanzieri che si portano anche il prezzemolo.
Coraggio e chiarezza eviteranno in futuro che i pochi desiderosi di riposo possano condizionare un intero settore economico cruciale per il progresso della città .