Incontro a Lanciano tra i rappresentanti dellâAssociazione Terre di Punta Aderci di Vasto ed Avas-Daniela Martorella (Associazione Vittime Animali Selvatici), per discutere dellâemergenza cinghiali.
L'Associazione Terre di Punta Aderci, capofila di una serie di gruppi, circoli e comitati, per dare voce ai timori e al malcontento della popolazione, sempre più preoccupata per la massiccia e incontrollata presenza dei cinghiali sul territorio, ha iniziato una raccolta di firme a Vasto e nei comuni limitrofi.
In pochi giorni sono state raccolte oltre 2000 firme finalizzate a chiedere interventi per arginare lâespansione, esponenziale e incontrollata, della popolazione di ungulati.
Lâassociazione AVAS, costituita dopo la tragica morte della giovane mamma Daniela Martorella, causata dallâattraversamento di un cinghiale sulla Fondovalle Sangro nellâagosto 2016, si propone sia di assistere le vittime di incidenti con animali selvatici, sia di ricercare soluzioni adeguate al problema, insieme alle Istituzioni e alla collettività .
Questâultima assiste, impotente, al proliferare della fauna selvatica, in particolare degli ungulati, che causano quasi quotidianamente incidenti stradali, con ferite gravi alle persone e danni agli agricoltori per la devastazione delle colture.
LâAvas, attraverso la propria pagina Facebook ed il sitoweb, quotidianamente divulga notizie sul problema anche al fine di sensibilizzare lâopinione pubblica.
Nellâagosto 2016, in un convegno a Bomba, che ha visto la partecipazione tra gli altri anche dellâAss. Reg. allâagricoltura Dino Pepe, è stato presentato un progetto di legge che prevede una soluzione definitiva in materia di risarcimento danni da circolazione stradale.
Inoltre, sono state elaborate proposte per il contenimento degli ungulati .
A nessuno sfugge che queste specie invasive, che si stanno rapidamente impadronendo di spazi territoriali sempre più grandi, non hanno âantagonistiâ naturali in grado di limitarne lâespansione numerica.
Ne consegue che, se il problema non sarà affrontato per tempo con unâintelligente e attiva politica di contenimento, lâequilibrio dellâecosistema dei nostri territori si romperà , provocando effetti negativi facilmente intuibili.
Per quanto sopra le scriventi Associazioni si propongono di operare affinché tutti possano prendere coscienza non solo della gravità del problema attuale, ma anche dei rischi futuri, soprattutto in termini di sicurezza stradale, di incolumità degli adulti e dei bambini e di danni allâeconomia, specialmente a quella agricola e turistica; nonché delle soluzioni proposte.
In questâottica, oltre ad estendere a più cittadini possibili la raccolta delle firme nei vari territori, le Associazioni chiedono un incontro ai candidati Presidenti alle prossime elezioni regionali.