L'orsa Yoga, è stata ritrovata morta dai custodi del Centro Visite del Parco a Pescasseroli, nella mattinata di domenica. Lâorsa, che aveva 30 anni, unâetà assolutamente rilevante per un orso, era diventata famosa alla fine degli anni 90' per le sue scorribande nei paesi del Parco e, dopo aver passato un lungo periodo presso lâarea faunistica di Villavallelonga, è stata ospitata presso il Centro Visite di Pescasseroli dallâagosto 2017, poiché lâarea faunistica non garantiva più le necessarie condizioni di sicurezza. Lâanno scorso, aveva subìto anche un importante intervento presso la clinica veterinaria M. Verde a Roma, a causa di alcune ernie midollari alla colonna vertebrale che le stavano paralizzando gli arti posteriori. Si era rimessa e aveva ricominciato a camminare anche se rimanevano tutte le problematiche legate alla sua età . La carcassa è stata mandata allâIstituto Zooprofilattico di Abruzzo e Molise, sede di Teramo per lâautopsia e per accertare la causa ultima di morte.
La storia dellâorsa Yoga è sicuramente molto singolare, perché non viene ritrovata cucciola e in difficoltà o abbandonata, ma inizia da giovanissima a frequentare la Camosciara, durante lâestate, cercando di rubacchiare cibo qua e là ai turisti in procinto di fare un pic-nic. In quel periodo presso il Casone Antonucci, in Camosciara câerano anche tanti volontari del Parco, provenienti da ogni parte dâItalia, che ricorderanno, ancora oggi, con affetto e incredulità le avventure di quellâorsa diventata, per loro tanto familiare. Yoga, però diviene sempre più confidente e impertinente, di estate in estate, tanto da arrivare nei campeggi e spaventare le persone che la sentivano intorno alle tende. Era la fine degli anni 90 e, dopo un paio di eventi molto pericolosi: lâarrivo ad Opi nel bel mezzo della festa patronale, spaventando tutte le persone che erano in piazza e lâentrata dentro la cantina di una casa, il Parco prese la decisione di ridurla in cattività . Una scelta dolorosa, ma necessaria a garantire lâincolumità delle persone e della stessa orsa, che se avesse continuato le incursioni poteva trovare la morte a causa di eventi accidentali legati allâuomo.
Yoga insieme allâorso Sandrino ha rappresentato la coppia di orsi più famosa del Parco: due eccezionali ambasciatori della specie di orso bruno marsicano. Le loro vite sono state importanti per far conoscere ai visitatori dellâarea faunistica di Villavallelonga, così come a quelli del Centro Visite del Parco, lâetologia e la biologia di questo splendido animale che merita tutta la nostra attenzione e conoscenza, fondamentali per evitare che il nostro approccio alla convivenza con lâorso, sia solo emotivo. Quella di Yoga, infatti, è una storia âamaraâ, perché ha rappresentato il primo, e finora unico, caso in cui lâEnte Parco ha ridotto in cattività un orso problematico. Quella scelta fu dettata, come abbiamo detto, da ragioni di opportunità oggettive, da cui tanto abbiamo imparato e che ci hanno consentito di sviluppare procedure e metodi di gestione più utili e funzionali per mitigare il conflitto orso-uomo.
Salutiamo quindi la nostra Yoga ricordandola con profondo affetto e con qualche immagine famosa.