Superano i 6 milioni le presenze turistiche in Abruzzo, nel corso dellâanno 2018, con unâincidenza sul valore complessivo nazionale pari allâ1,5%. Ampio il distacco dalle prime tre regioni italiani, che oltrepassano i 40 milioni di presenze: medaglia dâoro al Veneto (con 69.229.094 presenze e unâincidenza del 16,1%), a seguire la Toscana (11,1% e 47.618.085 presenze) e al terzo posto lâEmilia Romagna (9,5% e 40.647.799 presenze).
Sono oltre il 50% gli stranieri che visitano il Belpaese, ma a quanto pare la loro scelta non tende a privilegiare lâAbruzzo: solo il 13,7% del totale nazionale trascorre le vacanze nella regione verde dâEuropa, mentre gli stranieri superano i due terzi nella Provincia Autonoma di Bolzano (69%) e in Veneto (67,7%), e oltrepassano la metà in Lombardia, Lazio, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Sardegna e Sicilia.
Rispetto al 2017, ad ogni modo, lâAbruzzo registra un lieve margine di crescita, con il turismo che lievita del 2,3%, ma appena dello 0,3% per quanto concerne le presenze straniere. Un dato, questâultimo, decisamente più modesto rispetto a regioni come Basilicata, Umbria, Campania e Puglia, dove la presenza di turisti provenienti dallâestero è aumentata di circa il doppio rispetto alla media nazionale, che è pari al +2,8%.
Sono i dati non troppo incoraggianti emersi dalla ricerca dellâUfficio Studi di Confartigianato Imprese, basata su dati Istat, che ha lâobiettivo di fotografare il trend del turismo nei territori italiani e lâandamento dellâartigianato in relazione alla domanda turistica, con uno speciale focus sui viaggi prenotati via internet.
A livello territoriale, sebbene negli ultimi anni si sia assistito ad un forte aumento delle prenotazioni online dei viaggi, lâelaborazione del Centro Studi piazza lâAbruzzo agli ultimi posti tra le regioni interessate dal fenomeno, superato anche dal Molise. In particolare, in regioni come Lombardia (25,7%), Toscana (25,7%) e Umbria (25,4%), più di un utente su quattro utilizza appositi siti e App, come ad esempio Airbnb, per trovare un alloggio contattando direttamente un privato, mentre in Abruzzo la percentuale è del 15,9 %.
Se una comparazione su scala europea registra un tasso di utilizzo di queste piattaforme, in Italia, in linea con la media UE, lâAbruzzo non rispecchia il trend nazionale: lâItalia, nel 2018, si attesta a quota 46% e registra, rispetto al 2014, un aumento più che doppio degli spostamenti fuori dal comune di residenza con almeno un pernottamento, organizzati con prenotazione via internet (dal 14,8% del 2014 si passa al 31,8% del 2018).
Un altro aspetto messo in luce dal Centro Studi, frutto dellâelaborazione di dati Unioncamere-InfoCamere, è che il peso dellâartigianato, potenzialmente interessato da attività turistiche, fa precipitare lâAbruzzo al penultimo posto, davanti solo al Molise, con una diminuzione del 2,7% nel primo trimestre del 2019 rispetto al 2018.
âPurtroppo, ancora una volta, i dati confermano la diagnosi compiuta da Confartigianato Abruzzo â commentano il presidente e il segretario dellâAssociazione artigiana, Giancarlo Di Blasio e Daniele Di Marzio - che ha sempre sottolineato la necessità , per il nostro territorio, di mettere in campo politiche di sviluppo del turismo e che ha richiesto a tutti i governi regionali, succedutisi nel tempo, la promozione di iniziative di rilancio, a partire dalla cura dellâambiente e dalle agevolazioni agli operatori turistici â proseguono Di Blasio e Di Marzio-. Eâ triste dover constatare che lâAbruzzo fa flop, nel comparto del turismo, ormai da molti anni ed è dunque tempo che la nostra regione attui un deciso cambio di rotta, in modo da evitare che lâeconomia dei nostri territori vada a piccoâ.
I massimi esponenti di Confartigianato Abruzzo rimarcano che âquando câè turismo si crea economia e si dà vita ad un indotto di cui tutti possono beneficiare, a partire dalle attività artigiane. Cosa bisogna aspettare affinché si promuovano azioni di marketing territoriali adeguate? â incalza Di Blasio - Non câè più tempo!â
âAnche lâAbruzzo deve essere al passo con i tempi â conclude Di Marzio-. I dati sullâaumento delle prenotazioni dei viaggi online evidenziano come le modalità di acquisto dei consumatori siano cambiate e rendono quindi essenziale, da parte delle imprese che offrono servizi e beni, una efficace presenza sulla reteâ.