Lâandamento anomalo del meteo e le sempre più disastrose incursioni dei cinghiali hanno compromesso una parte dei raccolti, ma grazie allâimpegno e alla perizia degli agricoltori la produzione del grano made in Abruzzo è salva per qualità .
Lo dice Coldiretti Abruzzo tracciando un bilancio della trebbiatura ormai terminata in tutto il territorio regionale registrando un leggero calo della produzione dovuto principalmente alla forza devastatrice della fauna selvatica che ha distrutto alcuni campi ma mantenendo buona la qualità di un settore tradizionale che potrebbe diventare una punta di diamante dellâeconomia agricola regionale.
âIl grano abruzzese è di fatto un'eccellenza agricola della nostra regione che deve fare i conti con problemi antichi aggravati da una condizione climatica e meteorologica sempre più sfavorevole â si legge in una nota di Coldiretti Abruzzo â tuttavia, la trebbiatura di questâanno è andata a buon fine soprattutto in termini qualitativi registrando un'ottima percentuale di proteine, colore e peso specifico. Eâ un segno indicativo di un settore che, rappresentato da oltre 20mila aziende, sta puntando sulla qualità per imporsi su un mercato sempre più esigente con una media annuale di circa 1,4 milioni di quintali di grano duro prodotto, un milione di quintali di grano tenero e mezzo quintale di orzo, seguito da altri cereali come Senatore Cappelli, Saragolla, Carosella e Solina che si stanno riscoprendo in alcune zone soprattutto di montagnaâ.
âSi tratta di un patrimonio che va maggiormente valorizzato e tutelato â continua Coldiretti Abruzzo - Dal grano al pane il prezzo aumenta di quindici volte per effetto delle speculazioni e delle importazioni di prodotto dallâestero con pagnotte e panini spacciati come italiani allâinsaputa dei consumatori. Oggi un chilo di grano tenero è venduto a circa 20-21 centesimi mentre un chilo di pane è acquistato dai cittadini a valori variabili attorno ai 3,1 euro al chilo, con un rincaro quindi di quindici volte. Câè sicuramente un margine da recuperare per garantire un giusto compenso agli agricoltori, senza pesare sui cittadini â aggiunge Coldiretti â in tal senso, è necessario favorire e realizzare rapporti di filiera virtuosi con accordi che valorizzino i primati del Made in Italy e garantiscano la sostenibilità della produzione in Italia con impegni pluriennali e il riconoscimento di un prezzo di acquisto âequoâ, basato sugli effettivi costi sostenutiâ.
Ma a preoccupare gli agricoltori è soprattutto un altro problema, collegato alla fauna selvatica sempre più invadente, pericolosa ed ingestibile. âLe incursioni di cinghiali nei momenti più delicati della produzione rischiano ogni anno di compromettere i raccolti in termini quantitativi ed, in alcune zone, lo hanno fatto â conclude Coldiretti Abruzzo - si tratta di una emergenza che riguarda tutti i settori agricoli che oggi più che mai va affrontata con soluzioni adeguate. A rischio ci sono il reddito delle imprese e lâeconomia agricola in generale, ma anche lâincolumità delle persone che vanno tutelate da un pericolo sempre più evidenteâ.