Cambia lâorganizzazione delle attività chirurgiche di Lanciano, Vasto e Atessa. Viste la necessità di far tornare a crescere la produzione e le persistenti difficoltà finora incontrate, oltre alle numerose polemiche sorte sui territori, il coordinamento aziendale sarà di tipo ospedaliero e non appannaggio dei soli anestesisti, ma affidato a un delegato della Direzione generale, il quale si avvarrà della collaborazione di medici e infermieri. Questa la decisione assunta dal direttore generale della Asl, Thomas Schael, e anticipata ai consiglieri regionali di maggioranza del territorio incontrati al âRenzettiâ di Lanciano proprio per rispondere alle sollecitazioni degli stessi sul tema.
A governare tale percorso, ispirato a unâintegrazione funzionale tra i tre ospedali, è stato chiamato Angelo Muraglia, il quale vanta una lunga esperienza nel campo dellâorganizzazione sanitaria ed esprime la delega totale della Direzione ad assumere le scelte più opportune per rendere più efficiente lâattività chirurgica della rete ospedaliera dellâarea Sud dellâAbruzzo.
Allâincontro hanno preso parte lâassessore regionale Nicola Campitelli, i consiglieri Fabrizio Montepara e Manuele Marcovecchio, ai quali nellâoccasione è stata puntualizzata lâimportanza dellâistituzione di una unità operativa complessa di Direzione medica ospedaliera Lanciano Vasto Atessa che, sulla base di precise responsabilità attribuite, assicurerà una governance efficace ai tre presidi, sganciandoli da Chieti-Ortona La proposta di riorganizzazione della Direzione medica ospedaliera dovrà comunque ottenere lâapprovazione della Giunta regionale.
Nel corso della riunione sono stati poi chiariti gli aspetti organizzativi del progetto di Laboratorio unico, finalizzato a migliorare lâefficienza senza lasciare âbuchiâ di alcun tipo negli ospedali e nei punti prelievo. Continueranno a essere garantiti in loco gli esami urgenti dei ricoverati e del Pronto soccorso, e quelli istologici intraoperatori, mentre saranno accentrati quelli dei pazienti esterni.
«Dice cose non vere, e non in buona fede - ha sottolineato con forza Schael - chi denuncia una spoliazione per gli ospedali di primo livello che non câè affatto. Questa scelta nasce dalla necessità di creare un sistema più efficiente sotto il profilo dellâorganizzazione, della qualità e dellâuso delle risorse, nel quale non ci siano più moltiplicazioni di attività e di costi, come accade invece oggi con più laboratori che fanno tutti le stesse attività . Va ricordato, a tale proposito, che la nostra Azienda ha lâobbligo di recuperare 30 milioni di euro di perdite, mettendo in campo azioni mirate, senza mai penalizzare i servizi».
Nemmeno lâistituzione del Laboratorio unico può causare, a livello locale, la perdita di posti di lavoro, perché le professionalità presenti potranno essere impiegate nelle attività che comunque continueranno a essere assicurate.
A Lanciano, in particolare, sarà impiantata lâOfficina trasfusionale regionale, ovvero lâaccentramento delle fasi di lavorazione del sangue e della produzione degli emocomponenti in unâunica struttura. Al âRenzettiâ approderà anche lâattività di Vasto, dove i locali della Medicina trasfusionale saranno recuperati per fare spazio alle degenze. Il progetto, che sulla carta era stato ipotizzato qualche anno fa, ha ripreso vigore alla luce delle riorganizzazioni in atto, con la finalità di uniformarsi ai modelli organizzativi internazionali più innovativi, attraverso la concentrazione delle attività di produzione, trattamento e validazione degli emocomponenti in unico centro su base regionale.
«Lanciano è la sede più giusta - ha aggiunto il direttore generale della Asl - per la disponibilità di spazi e professionalità adeguate già presenti».