Il 23 aprile a Carunchio si è riunita lâassociazione Centro Studi della Montagna Vastese e della Valle del Trigno, da tempo impegnata nello studio di una legge che tuteli lâambiente del medio e alto vastese mediante lâistituzione del Parco Regionale dei Monti Frentani. Nella relazione del presidente, Ivan Serafini, è stato dato ampio spazio alle aree SIC (Siti dâInteresse Comunitario) presenti nel vastese. Escluse le due sulla costa (Punta Aderci â Punta della Penna e Marina di Vasto), lâentroterra ne può vantare ben cinque: Gessi di Lentella, Abetina di Castiglione Messer Marino, Monte Sorbo (Monti Frentani), Fiume Trigno (medio e basso corso), Monti Frentani e fiume Treste. Lâentroterra vastese è una delle poche zone della regione non tutelate, né valorizzate, pur avendo i requisiti per un rilancio in termini di turismo ambientale ed eno-gastronomico. Le aree SIC hanno al loro interno micro-habitat che possono vantare specie animali e floreali rare, se non assenti del tutto, nel resto della regione e dâItalia. Lo scoglio più duro da affrontare è quello dellâinconsapevolezza di possedere un tesoro naturale sottoposto, nel frattempo, a interventi invasivi di ogni genere. Di pari passo, la mancanza, o incapacità , di progettazione organica e condivisa fra i vari comuni ed enti rende lâalto vastese privo di identità . A volte neanche i sindaci sanno di avere unâarea dâinteresse comunitario nel proprio comune rischiando di perdere finanziamenti e opportunità come i fondi (PSR 2013) per lâadozione dei piani di gestione delle aree SIC (40.000 ⬠minimi per area SIC). Spesso, inoltre, risulta difficile il coordinamento tra i vari centri afferenti allo stesso sito; da questo punto di vista risulta avvantaggiato il comune di Lentella, unico ad avere nel proprio territorio unâintera area SIC e che pare stia già preparando il progetto per partecipare al bando. La prossima sfida del Centro Studi sarà quindi informare capillarmente cittadini, amministrazioni e portatori dâinteresse sullâopportunità di avere un parco regionale dellâalto vastese. Bisognerà , inoltre, vincere i timori di eccessive restrizioni derivanti dallâistituzione di un ente parco e prospettare, al contrario, i vantaggi in termini di tutela del paesaggio ed economici e lâopportunità di assegnare finalmente unâidentità unitaria al territorio.