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British Institutes: l'Asilo bilingue, un investimento per il futuro

Siamo tornati da Cathy per capire come funziona questo servizio

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Si avvicina il momento, per bambini e genitori di completare l’iscrizione al nuovo anno scolastico e quale modo migliore di proseguire nel percorso appena iniziato o cominciare a muovere i primi passi nella scuola se non in un asilo bilingue?

La soluzione ad un’idea di questo tipo risponde al nome di British Institutes – di cui abbiamo ampiamento parlato qui – gestito da Cathy Ninni e dai suoi collaboratori. Anche in questo caso siamo andati direttamente presso la sede dell’istituto sansalvese sito in via Pertini, vicinissimo alle scuole medie, dove Cathy ci ha spiegato che l’idea principale dell’asilo bilingue è quella di dare la possibilità ai piccoli di imparare, oltre all’italiano, anche l’inglese, attraverso un metodo montessoriano che prevede come parte fondamentale il gioco.

Cathy ci ha detto che si tratta di un normale asilo privato, come tutti quelli che si trovano già nella nostra città e lei, così come il suo staff, sono pronti ad accogliere i piccoli allievi a partire dall’età di 3 anni, anche non compiuti. A questo punto potrebbe però sorgere una domanda: perché mandare un bimbo in una struttura di questo tipo e non in una ‘classica’? A rispondere al quesito è stata di nuovo Cathy che ci ha spiegato come una decisione del genere sia un grande regalo che ogni genitore dovrebbe poter fare al proprio figlio per permettergli di sfruttare tutte le doti psichiche sin dai primi anni visto che – ha proseguito Cathy – i piccoli sono estremamente predisposti al bilinguismo senza nessun tipo di imposizione particolare. Infatti – chiude l’insegnante – con determinati stimoli lo stesso allievo non si rende neppure conto di ciò che sta mettendo in pratica ma lo fa in modo del tutto naturale; una naturalezza che purtroppo, nel corso degli anni, tende a perdersi.

Inoltre, come avevamo già accennato in precedenza, tutti gli insegnanti dell’istituto sono madrelingua con specifica preparazione legata e mirata alla fascia di età che viene trattata, inoltre, in aggiunta alle docenti – che sono tre – ci saranno anche incontri periodici con una sociologa italiana che si occuperà di seguire passo dopo passo gli allievi per cercare di evitare qualsiasi tipo di problema. Parliamo comunque di problemi relativi alla comunicazione giacché – ci spiega Cathy – durante le nostre lezioni si parla solo ed esclusivamente in lingua inglese mentre l’italiano viene utilizzato solo in casi particolari o quando risulta essere strettamente necessario. Questo è possibile grazie all’utilizzo non esclusivo del linguaggio verbale che spesso e volentieri viene sostituito dalla gestualità e quindi dai movimenti del corpo.

Passando al livello pratico Cathy ci ha spiegato che l’attività dell’asilo si estende per un periodo di tempo che va da settembre a giugno, come un normale istituto scolastico, seguendo un orario che va dalle 7.30 fino alle 17.00. ovviamente anche in questo caso ogni famiglia potrà scegliere la soluzione che ritiene migliore o più comoda anche in base alle esigenze lavorative. L’iscrizione all’asilo è aperta a tutti, anche a coloro che magari hanno già frequentato un'altra scuola nel corso dei primi due anni antecedente alla scuola elementare. Inoltre nella quota di iscrizione – strettamente paragonabile a quella richiesta da istituti completamente italiani - appunto, vengono compresi il materiale scolastico come lo zaino e i libri di testo e l’attestato finale denominato young learners, una sorta di diploma riconosciuto in tutto il mondo e spendibile in ogni occasione.

Insomma un vero e proprio investimento per il futuro dei piccoli che sicuramente saranno grati ai propri genitori negli anni futuri.

I contatti:


Tel. 346 6762460
E-mail: sansalvo@britishinstitutes.org
Pagina Facebook: British Institute San Salvo

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