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Cardiologia del 'San Pio' e personale ridotto all'osso, 'Subito altri medici in reparto'

Tagliente rilancia l'urgenza replicando a Budassi: 'Servono risposte concrete e immediate'

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Risposte concrete, anche suffragate da tempi certi per l’emergenza che si avvicina e non impegni ‘di routine’ che non possono soddisfare. Il consigliere regionale del Vastese del Pdl Giuseppe Tagliente torna sulla questione della Cardiologia in situazione di disagio all’ospedale ‘San Pio da Pietrelcina’ (per via del personale ridotto all’osso) e replica alle considerazioni ed alle risposte fornite, in termini di rassicurazioni sul problema da risolvere, da parte del direttore sanitario della Asl Lanciano-Vasto-Chieti Amedeo Budassi. “Mi permetta di dire, caro Budassi – afferma Tagliente -, che alla tempestività con la quale ha indirettamente risposto (la risposta alla mia interrogazione spetta al presidente della Giunta regionale e commissario alla Sanità) non s’accompagna purtroppo l’indicazione di una soluzione idonea a far fronte all’emergenza segnalata in cui versa il reparto di Cardiologia di Vasto, anzi del comprensorio vastese, come sarebbe più giusto definirlo per rendere compiutamente l’idea di un nosocomio che serve un circondario di oltre centomila persone e che allarga la sfera del servizio sanitario anche alle zone adiacenti del Basso Molise. La prospettiva indicata dell’assunzione di personale medico da impiegare nel reparto comporterà, infatti, tempi tanto lunghi da rendere inevitabile la paralisi del servizio per le ragioni prospettate nella mia interrogazione al presidente Chiodi. Situazioni d’emergenza esigono provvedimenti d’emergenza e non invece, come ho letto nella sua nota, di routine dall’esito incerto, almeno per quanto riguarda i tempi di attuazione”. Secondo il consigliere regionale ”distaccare presso la Cardiologia di Vasto almeno due medici specialisti dagli altri ospedali della Asl potrebbe essere, per quanto forse banale, la soluzione idonea per alleggerire il carico di lavoro (e lo stress) agli operatori del servizio e fugare le naturali apprensioni che in questo momento nutrono i cittadini. Ovviamente nell’attesa che si svolgano le procedure concorsuali annunciate”. Sollecitata, infine, una maggiore considerazione ai presidi del Vastese e del Frentano. “Pur nella consapevolezza delle enormi difficoltà del momento, derivanti dalla situazione politica ed economica del Paese e dalla complessità dei problemi organizzativi scaturiti dall’accorpamento nell’unica Asl, mi sento tuttavia in dovere di sollecitare più attenzione nei riguardi delle strutture sanitarie periferiche ed anche della medicina del territorio, che non mi sembra abbia avuto i miglioramenti promessi al momento della chiusura degli ospedali di Gissi e di Casoli. Per quanto possa sembrare ovvia e scontata la considerazione circa il giusto equilibrio da perseguire tra le strutture ospedaliere e tra queste ultime e la medicina del territorio, voglio richiamare su di essa la necessaria attenzione – conclude Tagliente -, nella speranza di comportamenti concludenti nel breve periodo”. Mi.Ta.
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