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Indagini serrate per l'omicidio Paganelli: le attenzioni degli inquirenti concentrate su alcuni giovani di San Salvo

La donna brutalmente assassinata nella sua abitazione di via Fedro, colpita da una decina di coltellate nella notte

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Serrate le indagini di Carabinieri e Procura per fare piena luce sull'omicidio di Albina Paganelli, avvenuto questa notte, nell'abitazione della pensionata 69enne di via Fedro a San Salvo.
 

Le attenzioni degli inquirenti sono concentrate su alcuni giovani del posto.
 

Il pubblico ministero titolare dell'indagine, Enrica Medori, sostituto procuratore a Vasto, ha predisposto l’autopsia sul corpo di Albina Paganelli. Verrà eseguita giovedì mattina, 16 agosto, presso l’obitorio dell’ospedale 'San Pio da Pietrelcina' da Pietro Falco, direttore del servizio di Medicina legale dell’Asl Lanciano-Vasto-Chieti, che stamane ha già effettuato una prima ricognizione cadaverica nell’abitazione della vittima in via Fedro. «Non meno di una decina di colpi di arma bianca – ha dichiarato all’uscita dell’abitazione l’anatomopatologo – sono stati inferti sulla donna nella zona dell’emitorace sinistro. Quasi sicuramente chi ha colpito ha usato la mano destra». La Paganelli era riversa in una pozza di sangue in una stanza poco dopo l’ingresso, vicino a un divano letto, vestita con un pantalone nero e una canotta fiorata. Non avrebbe opposto resistenza al suo assassino, entrato in casa - con ogni probabilità - per compiere una rapina. La donna, da tempo separata e con una figlia, viveva da sola. L’appartamento era in disordine.
 

Sul luogo del delitto, stamattina, è giunto oltre al sindaco di San Salvo, Tiziana Magnacca, anche il comandante provinciale dei Carabinieri, il colonnello Giuseppe Cavallari, che ha dichiarato: «Abbiamo rinvenuto qualcosa che, all’esito dell’esame autoptico, potrebbe essere compatibile con l’arma del delitto». In caserma sono state ascoltate alcune persone con elementi ritenuti dagli inquirenti molto interessanti. Le indagini sono condotte dai Carabinieri della Compagnia di Vasto dal capitano Giuseppe Loschiavo.
 

In serata, da quanto trapela da fonte investigativa, potrebbe essere la svolta con dei fermi giudiziari. Nel frattempo un giovane sui 30 anni di San Salvo, dopo essere stato interrogato nella caserma dei Carabinieri di Vasto, è stato trasferito nel palazzo di giustizia di via Bachelet. Nella sua abitazione a San Salvo, poco distante da quella nella quale ha trovato la morte Albina Paganelli, 69 anni, sarebbero stati trovati elementi di prova inequivocabili da collegare al brutale omicidio. Ad attenderlo negli uffici giudiziari il sostituto procuratore Enrica Medori e due avvocati difensori (Fiorenzo Cieri e Clementina De Virgiliis). Nell’abitazione del giovane, nel corso di una perquisizione effettuata dai carabinieri, sarebbe stato rinvenuto il coltello usato per colpire ripetutamente la Paganelli, e un paio di scarpe sportive con delle macchie ematiche.

 

A rappresentare gli interessi della famiglia della vittima sono i legali del Foro di Vasto, avvocati Giovanni e Antonello Cerella.

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