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Droga, rifiuti e ratti, i residenti di via Montegrappa esausti per il degrado decennale del parcheggio

L'edificio frequentato dai ragazzi che marinano la scuola

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Spaccio di sostanze stupefacenti e luoghi bui e abbandonati. Un binomio comune a tante città. San Salvo non fa eccezione e un gruppo di cittadini ora chiede di accendere i riflettori sulla questione con una lettera indirizzata al sindaco Tiziana Magnacca. Al centro della missiva il parcheggio multipiano di via Montegrappa, conclamato luogo di spaccio e consumo di droghe.

 

Costruito alla fine degli anni Novanta dalla giunta Mariotti – al secondo mandato – e costato oltre un miliardo e mezzo di lire proveniente da finanziamenti statali, la struttura non è entrata in funzione durante i successivi mandati di Marchese cadendo presto nell’oblio dell’abbandono e del degrado. Nel corso degli anni è stato interessato da un paio di incendi che ne hanno pregiudicato la struttura portante rendendone difficoltoso il recupero. L’assenza di illuminazione rende il parcheggio il luogo ideale per traffici lontano da occhi indiscreti: «Risulta fin troppo chiaro che lo stabile sia utilizzato per il traffico di sostanze illegali – si legge nella lettera dei residenti della zona. Tale contingenza, richiama nella zona personaggi poco raccomandabili, con il conseguente aumento del rischio per i residenti di subire furti o danni alle abitazioni, come è già avvenuto». I residui del consumo di droghe lasciati sul posto fanno da prova alle denunce dei residenti: «Non è strano rinvenire siringhe utilizzate e con ago ancora inserito nel parcheggio e lungo le strade circostanti».

Non solo siringhe e rifiuti. Ci sono anche i ratti richiamati dalla sporcizia accumulatasi nel corso degli anni a rendere più fosco il quadro generale: «Nella zona è aumentata notevolmente la presenza di ratti a causa della grande quantità di rifiuti all’interno del parcheggio e negli spazi adiacenti».

Nonostante le precarie condizioni igieniche e strutturali, l’edificio è frequentato da soggetti che vi si introducono con auto e moto che con continui schiamazzi arrecano disagio soprattutto nelle ore notturne.
Ulteriore motivo di preoccupazione è l’uso dello stabile da parte di studenti che quotidianamente marinano la scuola alla ricerca di un nascondiglio efficace, come testimoniano i sottoscrittori della missiva: «Il parcheggio rappresenta un rischio troppo alto per tutti quei ragazzi minorenni, e ne sono tanti, che marinano la scuola e incoscientemente lì dentro vanno a nascondersi».

 

Nella lettera sono richieste bonifica e controllo del sito. Progetti di recupero del mega-parcheggio erano presenti nel programma elettorale di quasi tutte le liste che hanno partecipato alle ultime amministrative. I danni provocati dalle fiamme, però, rendono particolarmente onerosi per le casse comunali interventi di questo tipo. Difficile, quindi, pensare a una soluzione a breve della questione ultradecennale. La speranza, tuttavia, è che a restare in piedi non sia solo la provocatoria proposta dell’attuale assessore Giovannino Artese fatta in un intervento su questo stesso portale (link) quasi un anno fa: «Lasciare tutto com’è e apporre sulla facciata dell’edificio una lapide con scritto “Opera realizzata dal sindaco tal dei tali e dall’amministrazione dell’epoca, al prezzo di un miliardo e mezzo di lire, a futura memoria per i cittadini e ad ammonimento per quanti intendano governare la città di San Salvo”».

 

Foto di SAN SALVO DA SALVARE (dicembre 2011)

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