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Meno di un anno dopo la piazzola di sosta è di nuovo una discarica

L'anno scorso la Fee denunciò la situazione

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Neanche un anno (agli inizi di agosto) fa la Fee Abruzzo (Foundation for Environmental Education – Fondazione per l’Educazione Ambientale, l’organizzazione che – tra le varie attività – assegna la Bandiera Blu alle località di mare) segnalava al Comune di San Salvo - e agli organi competenti - le «condizioni disumane» nelle quali i camionisti arrivati a San Salvo da tutta Europa, per caricare merci nella zona industriale, erano costretti a sostare nel piazzale in Piana Sant'Angelo
L'area, di competenza del Co.A.S.I.V. - Consorzio per l'Area di Sviluppo del Vastese - fu ripulita a spese dell'amministrazione comunale che posizionò anche alcuni cassonetti per la spazzatura.

È passato meno di un anno e la stessa piazzola di sosta è nuovamente una discarica di ingombranti a cielo aperto. Materassi, scarti edilizi, sedie e vecchi pneumatici sono stati abbandonati a fianco ai cassonetti pieni. A poca distanza ci sono i camion e gli autotrasportatori in attesa del proprio turno per andare a caricare. Venerdì scorso era possibile vedere alcuni di loro che non potendo restare all'interno del mezzo per il caldo, cercavano riparo seduti a pochissimi metri dalla spazzatura.
Una situazione certamente non dignitosa per dei lavoratori che dopo migliaia di chilometri sono costretti a sostare fianco a fianco alla spazzatura senza la disponibilità dei servizi igienici (la Fee, l'anno scorso chiese anche l'installazione di bagni).

 

La chiusura dell'isola ecologica non può essere più una scusante a favore di chi abbandona i rifiuti; l'anno scorso la segnalazione della Fee arrivò prima del sequestro dell'isola. Si possono chiamare in causa tutti gli enti competenti, ma è necessaria una riflessione sul perché i cittadini nel 2013 diano ancora vita a simili vergognose situazioni.

 

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