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Scaduti i termini per il pagamento della Tarsu, ma il bollettino è ancora 'in viaggio'

Confusione per quanto riguarda le sanzioni

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Confusione Tarsu. Il 16 dicembre, ieri, scadevano i termini per pagare il Tributo comunale sui rifiuti e sui servizi, ma molti cittadini hanno ricevuto oggi o, addirittura, non hanno ancora ricevuto il bollettino per il versamento. La situazione sembra non avere una connotazione 'geografica' nella città, ma è comune a cittadini di quartieri diversi fra loro. 

Il Comune si è avvalso della 'posta massiva' e sulle buste non compaiono timbri che attestino la data di spedizione. L'unica data rintracciabile è quella impressa nero su bianco sull'avviso all'interno della missiva: 27 novembre 2013. Cosa sia accaduto da quel 27 novembre a oggi non si sa. Fatto sta che in molti saranno morosi contrariamente al proprio volere, anche chi è sempre stato attento alle scadenze fiscali.

Ieri mattina le file agli sportelli postali erano lunghissime proprio perché i cittadini - alcuni fortunati, a questo punto - si sono ritrovati il bollettino nella cassetta a un giorno di distanza dalla scadenza (o lo stesso).

Che succede ora? La situazione sansalvese non è unica, sono molti i Comuni nei quali gli abitanti sono ancora sprovvisti di bollettino. Se sono gli stessi sindaci ad affermare di rinunciare alle sanzioni per la quota spettante l'ente, c'è confusione totale sulla parte destinata allo Stato che va a finanziare anche altri servizi.
La sanzione è del 3% se si procede a pagare entro 30 giorni: un 3% di cui si farebbe volentieri a meno, considerati i tempi di 'magra'.

Nell'incertezza il primo cittadino di Tollo, Angelo Radica, ha scritto una lettera all'Agenzia delle entrate per chiedere di non «applicare eventuali sanzioni per ritardi pagamenti in quanto gli stessi non sono imputabili ai contribuenti».

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