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'Cammina per il Parco' per riportare al centro dell'agenda regionale la costa teatina

L'iniziativa si è conclusa a San Salvo Marina

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70 chilometri per riaccendere i riflettori sul Parco Nazionale della Costa Teatina. È l'iniziativa Cammina per il Parco - organizzata da Arci e Wwf - conclusasi nella tarda mattinata di ieri nel biotopo costieroMarco Terrei, Andrea Natale e Lino Salvatorelli hanno percorso a piedi l'ex tracciato ferroviario da Francavilla al Mare a San Salvo Marina cercando di ridestare l'attenzione sul tema e - allo stesso tempo - sensibilizzare portatori d'interesse e operatori turistici ricadenti nel perimetro del Parco.

Ad attenderli a San Salvo Marina c'era l'associazione Itinerari d'Abruzzo; i tre 'camminatori' non sono mai stati soli durante il tragitto venendo affiancati da simpatizzanti e amanti della natura.

Il percorso coperto dai tre 'coraggiosi' presenta - in attesa dell'istituzione del parco - ancora alcuni aspetti contrastanti tra loro, ma il bilancio è positivo. Lino Salvatorelli, dell'Arci Vasto, così racconta la sua esperienza: «Lungo la strada abbiamo trovato diverse sorprese positive dal punto naturalistico sappiamo. Certamente la nota lieta più grande è l'aver avuto la conferma della grande voglia di vivere questo tratto di territorio. In quasi ogni località l'ex tracciato è vissuto dai cittadini, chi in bici, chi a piedi, o anche solo per accedervi al mare. Gli operatori turistici della zona ci hanno accolto bene, chi cerca di raggiungere un certo obiettivo di qualità è fiducioso nell'idea di Parco».

Positivo anche l'aspetto della tutela delle zone di maggior pregio. «Dal punto di vista della tutela ambientale la costa teatina ha una copertura positiva - continua Salvatorelli - grazie alle varie riserve e aree protette. Ciò che manca è la messa in rete di tutti questi punti. Se le varie realtà non vengono collegate - e il Parco serve a questo - non si riuscirà mai a influire positivamente sullo sviluppo economico della regione. Il Parco della Costa Teatina può dare a questo territorio una valenza nazionale».

Non manca certo qualche criticità: «Oggi l'aspetto più critico è rappresentato dal dissesto idrogeologico che ha colpito l'ex tracciato ferroviario. In alcuni punti questo è quasi scomparso come nei territori di San Vito Chietino e Torino di Sangro. Questa circostanza fa sì che ci sia bisogno di una nuova ricognizione dei tecnici. Il progetto è stato stilato 4-5 anni fa e ora è necessario verificare che vi sia la fattibilità in tutti i tratti. Purtroppo l'istituzione del Parco Nazionale della Costa Teatina si è un po' allontanato dal dibattito politico. Speriamo che a breve torni nell'agenda della Regione».

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