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L'Abruzzo tra le regioni più care per la spesa

L'indagine condotta da 'Altroconsumo'

redazione
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La spesa più cara? Si fa in Sicilia, Lazio, Liguria, Marche, Basilicata, Molise e Abruzzo, stando allo studio condotto da Altroconsumo. L'associazione ha preso in esame 909 punti vendita in tutto lo stivale - super e ipermercati e hard discount - tenendo d'occhio oltre un milione di pezzi di 108 categorie di prodotti; tra queste la fanno da padrona quelli alimentari come pasta, pane, biscotti, acqua minerale, olio ecc. e i prodotti per la casa e la cura personale. Altroconsumo ha poi tenuto conto delle promozioni solo quando è rivolta a tutti e non solo ai possessori di carte e tessere.

QUESTIONE DI MARCA - La ricerca ha preso in esame tre 'tipologie di carrello': quello riempito con prodotti di grandi marche (il più diffuso tra le famiglie), quello con prodotti del marchio dello stesso punto vendita e quello con i prodotti più economici (reperibili soprattutto negli hard discount).
Il quadro che ne è venuto fuori evidenzia che nel primo caso una spesa media annua per famiglia si aggira intorno alle 6mila euro. Comprare prodotti con il marchio del punto vendita è in grado di assicurare un risparmio del 19%, mentre prediligere quelli del discount può significare anche risparmiare il 55% (scendendo così a 3.500 euro all'anno).

IN ABRUZZO - 26 i punti vendita analizzati nella nostra regione nelle zone di Chieti, Pescara e L'Aquila. In quella di Chieti il costo medio annuo è di 6.401 all'anno, mentre va peggio a Pescara - dove la spesa media si alza a 6.478 euro - e L'Aquila, dove il carrello è ancora più caro: 6.540 euro.
Di riflesso, l'incrocio dei dati con le varie tipologie di prodotti e marche evidenzia che in Abruzzo è possibile scendere di prezzo ancora di più rispetto ad altre regioni: 3.561 euro l'anno è il risparmio calcolato scegliendo i prodotti del discount.

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