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Retata in città: altri due arresti per la sparatoria di ieri sera

Le indagini vanno avanti. Poteva finire in strage

redazione
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AGGIORNAMENTO 18.30

Come promesso da Fiorini l'operazione per individuare i responsabili della sparatoria sta avendo seguito. Diverse pattuglie dei carabinieri sono intervenute poco prima delle 18 in via Duca degli Abruzzi e nella zona industriale eseguendo altri due arresti per la sparatoria di ieri sera al bar Evelin. 
Non si conoscono ancora le generalità dei due nuovi arrestati. Uno dovrà rispondere di tentato omicidio e porto abusivo di arma da fuoco come Tafili e Faslia, l'altro solo per il secondo reato. 

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Una sparatoria che avrebbe potuto avere un bilancio ben più grave. È quanto emerge dalla ricostruzione dei fatti dei carabinieri avvenuta questa mattina in conferenza stampa, ciò che emerge ha tutta l'aria di essere un regolamento di conti in piena regola tra albanesi. L'operazione delle forze dell'ordine scattata subito dopo la sparatoria ha portato a due arresti: Fasli Faslia (32 anni) e Clirim Tafili (46), entrambi residenti a San Salvo.

Secondo la ricostruzione del tenente dei carabinieri Domenico Fiorini, ieri sera poco prima delle 22, Faslia stava raggiungendo il bar caffè Evelin, locale di proprietà di un connazionale e frequentato soprattutto dalla comunità albanese sansalvese (che conta 226 unità). Il 32enne, già armato, prima di entrare è stato raggiunto da tre colpi di pistola esplosi da Tafili che era già dentro il locale affollato a quell'ora (anche per la partita della Juventus). Ne è nato così un conflitto a fuoco: il ferito, dopo essersi riparato ha risposto con la propria semiautomatica. «Complessivamente - ha detto Fiorini - è stata esplosa una dozzina di colpi, alcuni dei quali sono finiti dentro il locale»: una vera fortuna se nessuno è stato colpito.

Le immagini della videosorveglianza hanno evidenziato come i primi colpi siano stati esplosi appena Faslia si è avvicinato al locale; questa circostanza fa presumere che la 'serata da regolamento di conti' fosse già nell'aria.

«Le indagini vanno avanti - ha confermato Fiorini - sicuramente ci saranno sviluppi nei prossimi giorni; monitoriamo San Salvo e dintorni. Per ora non ci sono italiani coinvolti. Sui motivi che hanno portato al regolamento di conti non ci possiamo sbilanciare».
Attualmente Faslia è ricoverato all'ospedale 'San Pio' di Vasto dove non è mai lasciato solo: le sue condizioni non sono gravi, è in attesa dell'operazione chirurgica.

È molto probabile, inoltre, che vi siano legami con l'altro inquietante episodio del 23 marzo scorso, quando a Vasto un altro bar fu colpito di notte da proiettili di pistola nel corso della notte in via del Porto. Pare, infatti, che la gestione sia la stessa del bar Evelin.

«I due sono entrambi noti alle forze dell'ordine, il 46enne è imprenditore - ha concluso il tenente - e dovranno rispondere ora di tentato omicidio e porto abusivo di armi, mentre il bar è ora sotto sequestro».

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