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Nuova copertura del mosaico terminata, «Simbolo dell'identità sansalvese»

Domani l'inaugurazione ufficiale

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Terminati i lavori di riqualificazione (compiuti dalla F.A.C.O. di San Salvo), l’amministrazione comunale si appresta a inaugurare la nuova copertura del mosaico romano di piazza San Vitale (domani ore 18). La vecchia copertura provvisoria, che dal 2006 rappresentava una sorta di ‘chiusura’ tra le due principali piazze sansalvesi ha lasciato il posto a una struttura in vetro.

Il processo di recupero dell’area è iniziato due anni fa con il concorso di idee indetto dal Comune di San Salvo che, successivamente, ha adottato il progetto vincitore redatto dal team dell’architetto Lucia Secondo (Pescara).
I risultati dell’operazione sono stati illustrati questa mattina da Tiziana Magnacca, dagli assessori ai Lavori pubblici e alla Cultura Giancarlo Lippis e Giovannino Artese e dall’archeologa Katia Di Penta (presidente Parsifal).

«L’obiettivo è che il mosaico non resti una chimera – ha detto il sindaco – ma sia fruito da quante più persone possibili. Il vetro è stato realizzato dalla Pilkington/Nsg che ha coinvolto anche lo stabilimento di Porto Marghera».

La copertura è poi completata dal rivestimento in corten (lo stesso del teatro comunale) e l’area esterna è stata ridimensionata. All’interno sono state eliminate le passerelle. La particolarità del mosaico policromo è protetta, inoltre, da tendine automatizzate che entrano in azione per contrastare l’effetto dei raggi solari.

«Il mosaico policromo di San Salvo – ha sottolineato Katia Di Penta – è indice del prestigio economico e del gusto della cittadina nel IV secolo D.C. I marmi che ora non ci sono più provenivano anche da fuori dell’Italia. Nonostante la crisi che attanagliava tutto il continente, qui si continuò a vivere grazie ai prodotti della terra che, sono sicura, salveranno la città anche in futuro».

Il mosaico ha un’estensione di circa 50 metri quadri e conta 8 tipi di pietre e altrettanti colori: pietra bianca, grigia, nera, due tonalità di verde, rosso vinaccia e giallo e arancio (quest’ultimi due ottenuti con la polvere di mattoni in assenza di pietre).

Tra i principali sostenitori dell’iniziativa c’è sicuramente l’assessore Artese che individua nel mosaico una nuova valenza: «Dopo la distruzione della Porta della Terra e della facciata della chiesa di San Giuseppe, il mosaico assume il ruolo di simbolo dell’identità cittadina».

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