Partecipa a SanSalvo.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Blocchi stradali, cortei, agricoltori in agitazione il caldo dicembre del vastese, bloccato il progetto Ombrina mare

Bloccato il progetto Ombrina mare

Condividi su:

E' un emendamento, la cui paternità è contesa in queste ultime ore da tutte le forze politiche presenti in Parlamento ed i loro rappresentanti sul territorio, a salvare il nostro mare da Ombrina mare.

L'emendamento, spiega una nota delle associazioni confluite nel «Coordinamento No Ombrina», prevede il ripristino del divieto delle 12 miglia facendo salvi solo i titoli abilitativi già rilasciati. «Ombrina, ad oggi, non ha la concessione di coltivazione non essendo stato pubblicato il Decreto sul bollettino dell'Unmig, il Bollettino ufficiale per gli idrocarburi e le georisorse. È, quindi, una vera e propria corsa contro il tempo».

Il nostro mare è dunque salvo, per ora, almeno su carta. I politici del territorio, si strattonano la paternità del grande gesto, che spetta innanzitutto a quanti hanno protestato contro questa decisione, senza doveri istituzionali, ma in quanto cittadini della propria terra, pronti a difenderla al di là delle appartenenze politiche.

Basti ricordare i 60.000 a Lanciano, i numerosi manifestanti a l'Aquila durante la visita del premier Renzi, le centinaia presenti a Roma.

Non può diventare una tacca da appendere al cinturone di chi in queste ore si fregia di tale vittoria, in quanto dovere istituzionale di chi si appresta a rappresentare un territorio, così come nulla dovrebbe esserci da festeggiare nella riapertura di una strada crollata, dato che è l'esempio lampante di una mancata manutenzione.

Ogni lavoro presuppone un dovere a compiere determinati atti, il fatto che tale dovere diventi un fatto eccezionale, dà la misura di quanto lavoro ci sia ancora da fare, non solo sulle strade o per rendere il nostro territorio turisticamente appetibile.

La ricerca in ambito agricolo, punto d'eccellenza del nostro territorio, viene maltrattata, non garantendo il diritto allo stipendio ai nostri ricercatori.(leggi)

I nostri agricoltori, bypassano gli intermediari politici, e lasciata la zappa, impugnano i microfoni per esprimere i propri disagi (leggi). Blocchi stradali, manifestanzioni sulle strade statali (leggi). Un corto circuito c'è, ed è evidente, reso tale dai troppi silenzi in un mare di voci contrarie.

Condividi su:

Seguici su Facebook