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Il "Mattioli" trema e batte i denti

Domani la riapertura della scuola, ma in quale stato?

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Se il rientro degli studenti nelle scuole primarie e secondarie di primo grado è stato agevolato dalla pulizia del cortile e dal controllo del riscaldamento interno, per i ragazzi delle scuole secondarie di secondo grado non è affatto così.

Mentre i primi due ordini di scuola citati dipendono direttamente dal comune, le scuole superiori, invece, dipendono dalla provincia di Chieti.

L’Istituto d’Istruzione “Raffaele Mattioli” è ancora ricoperto da un manto bianco di neve e circondato dal ghiaccio.

Come potranno gli studenti del Mattioli tornare domani mattina a scuola? Stesso identico problema sorge per i docenti e i collaboratori scolastici.

Oltre alla questione della pulizia però, ce n’è un’altra più rilevante: il riscaldamento.

La scuola è rimasta chiusa per ben tre giorni (contando anche la domenica) e i riscaldamenti quindi saranno rimasti inattivi.

La temperatura interna non sarà sicuramente gradevole visto il clima molto rigido che ha caratterizzato questi giorni.

Secondo il Decreto del Presidente della Repubblica n. 412/93 all’interno di edifici pubblici, come una scuola ad esempio, la temperatura invernale non deve mai essere al di sotto dei 20°, cosa difficile nelle condizioni odierne.

Una questione fondamentale è quella della sicurezzacome si può accedere nella scuola senza il rischio si scivolare se l'ingresso è ricoperto dal ghiaccio

È davvero il caso, dopo queste problematiche, che domani gli studenti, i docenti e tutto il personale scolastico rientrino a scuola? Perché la provincia non è intervenuta nella messa in sicurezza per il rientro come ha fatto il comune?

 

 

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