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Turismo a San Salvo, fatto da albergatori, ristoratori e balneatori improvvisati

La dura analisi di un lettore sulla offerta turistica sansalvese

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Egr.Direttore

Per attirare il turismo in Abruzzo, non bastano: la vocazione turistica,la costituzione del Parco della Costa Teatina o la presenza di alcuni trabocchi,è necessario ben altro.

Mi limiterò a fare alcune valutazioni sul turismo nostrano (Vasto-San Salvo).                                        

Alcuni anni fa un giorno facendo una domanda al Presidente dell'associazione degli Albergatori, su che cosa avesse intenzione di fare, per rilanciare la presenza turistica nel nostro comprensorio, la risposta è stata la seguente: "Quando abbiamo garantito una stanza in albergo, con trattamento di pensione completa, un ombrellone e una sdraio sulla spiaggia, cosa dobbiamo dare di più ai turisti?". Lascio a voi il giudizio su questa affermazione.                            

Il turismo, è un'attività molto seria ed impegnativa e non può essere fatta a livello artigianale, da albergatori, ristoratori e balneatori improvvisati, legati ad una mentalità del facile guadagno con poca spesa. E' necessario un personale qualificato, non solo l'utilizzo di addetti precari, studenti o altri che facevano lavori che nulla hanno a che vedere con l'attività turistica.

Gli operatori turistici dovrebbero collaborare fra di loro, dovrebbero fare degli investimenti, per garantire trattamenti e servizi necessari al  benessere dei villeggianti; dovrebbero dare servizi a costi ridotti,navette, parcheggi, servizio spiaggia etc. 

Sarebbe opportuno organizzare escursioni nel nostro meraviglioso entroterra alla scoperta della nostra storia e della nostra cultura. Dovrebbero organizzare gite al Parco Nazionale d'Abruzzo, a Lanciano e a Guardiagrele alla scoperta del nostro artigianato. Sarebbe opportuno facilitare il raggiungimento delle isole Tremiti,organizzare giri in barca lungo la costa, che vista dal mare è meravigliosa. 

Gli operatori turistici dovrebbero comprendere,che una parte dei loro guadagni, dovebbe essere reinvestita per ammodernare le strutture alberghiere, le case in affitto e i campeggi. Tutto  cio è necessario per attirare il turismo, che diventa sempre più esigente. Se tutto questo non verrà compreso, il nostro sarà un turismo scarso e poco remunerativo per l'economia locale, che in seguito alla crisi industriale, potrebbe rappresentare una svolta economica e sociale per il comprensorio.  

Vorrei concludere con una osservazione di carattere personale: quelle poche volte che in estate mi reco a San Salvo marina, passeggiando in mezzo a tutte quelle bancarelle, ho la sensazione di trovarmi al Suk del Cairo o alla Medina di Tunisi. Sarebbe necessario potenziare  la presenza di venditori di prodotti locali, per far conoscere ai turisti le nostre specialità enogastronomiche, ortofrutticole etc.

Cordiali saluti.

 

       

     

 

 

          

 

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