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Giovedì 17 novembre ore 21 la proiezione del Film/Documentario “GITANISTAN”

Lo stato immaginario delle famiglie Rom-Salentine

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Giovedì 17 novembre, presso il cine-teatro del Centro Culturale “A. Moro” continua la proiezione della rassegna itinerante di cinema del reale per riscoprire il cinema italiano contemporaneo e di qualità, fatto da giovani autori.

Il documentario Gitanistan nasce da un’indagine autobiografica di Claudio Giagnotti, cantante della formazione salentina Mascarimirì, e di Pierluigi De Donno

“GITANISTAN” è un nome fittizio per raccontare uno spazio reale nella provincia di Lecce, dove, alla fine dell’Ottocento, si è trasferito un esiguo gruppo di rom portando con sé tradizioni e abilità.

Ciò che preme comunicare a De Donno e Giagnotti è il valore della compresenza di più culture nel rispetto reciproco. L'appartenenza etnica è qualcosa che arricchisce, che non penalizza nessuno. Come quando, nei video amatoriali riportati in coda, alla festa tradizionale di San Rocco si vedono i ballerini ed i suonatori di pizzica convivere con le celebrazioni ecclesiastiche. Un'inclusione che può avvenire, nel piccolo paese del leccese come nel complesso sistema Europa e oltre i suoi confini, solo nella conoscenza delle diversità, e che film come questo aiutano a favorire.

Il racconto è in prima persona, attraverso la voce di Claudio Giagnotti in arte “Cavallo”, figlio di un italiano e di una rom, e frontman del gruppo musicale Mascarimirì, uno dei più conosciuti musicisti nel panorama della musica tradizionale salentina.

Note dei registi:

È una storia di macellai e commercianti di cavalli. Gitanistan mostra come sia possibile trovare il giusto equilibrio utilizzando il magico e archetipico teorema del buon senso. Alle comunità contadine salentine serviva qualcuno che sapesse curare e allevare i cavalli. I Rom lo sapevano fare. I Rom erano i benvenuti… con le accortezze e i giusti compromessi”.

Perciò Gitanistan, non parla di persone emarginate ma offre un punto di vista interno sulle tradizioni musicali, le danze, i costumi e il senso di appartenenza della comunità rom-salentina, perfettamente integrata e, al tempo stesso, fiera delle proprie origini.

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