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Acque sporche, il caso arriva in Consiglio Regionale

Il consigliere Mario Olivieri pone il caso al Presidente della Giunta Regionale, cosa è accaduto realmente?

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La non balneabilità delle acque per due giorni del litorale nord di San Salvo marina, ha creato non pochi problemi ai balneatori sansalvesi, un danno soprattutto d'immagine, per un mare ed una spiaggia che da diversi anni può fregiarsi della Bandiera Blu, per l'eccellenza delle sue acque (leggi).

Il danno è stato indubbiamente creato dalla comunicazione dell'Arta ( (Agenzia regionale tutela ambientale),  con la quale si comunicavano i dati di superamento dei valori limite di escherichia coli in un tratto di mare non interessato da scarichi, da qui l'obbligatorietà dell'azione del sindaco Tiziana Magnacca, di interdire la balneazione in quel tratto di costa, a cui fecero seguito anche la dichiarazione da parte della stessa amministrazione comunale di voler interessare dell'accaduto l'autorità giudiziaria (leggi).

Ciò accadeva il 15 giugno. A due soli giorni di distanza lo stesso ente (l'Arta), dopo aver ripetuto le analisi comunicava che i valori erano nella norma (leggi).

A seguito di questi fatti il Consigliere Regionale Mario Olivieri ha ritenuto opportuno rivolgere una interrogazione al Presidente della Giunta Regionale Luciano D'Alfonso, a cui l'ente fa capo che riportiamo di seguito:

l sottoscritto Mario Olivieri, Consigliere Regionale,

Appreso che nella giornata del 14 giugno u.s. l’ARTA provvedeva a comunicare al sindaco del Comune di San Salvo che, dopo gli ultimi controlli effettuati  tramite i prelievi , le acque del litorale di San Salvo erano risultate alterate per una concentrazione di escherichia coli nettamente superiore ai livelli di tolleranza;

Venuto a conoscenza che il sindaco di San Salvo, a seguito della suddetta comunicazione, emetteva una ordinanza di divieto di balneazione, riguardante una zona di circa 600 metri lineari, individuata dall’ARTA, ma che che contemporaneamente chiedeva spiegazioni in merito ad una comunicazione, quella dell’ARTA, che sembrava strana, in quanto riguardava una zona del litorale lontana da qualsiasi fonte di inquinamento e in un contesto di acque assolutamente limpide e apparentemente più che nella norma, in fatto di balneabilità;

Appreso che, dopo 2 giorni dalla precedente comunicazione, l’ARTA inviava al sindaco del Comune di San Salvo una ulteriore comunicazione, riguardante la stessa zona precedentemente indicata ad alta concentrazione di escherichia coli, nella quale i valori del batterio suddetto risultavano nella norma e che quindi le acque di quella zona erano perfettamente balneabili;

Sconcertato da una vicenda che richiede quantomeno la conoscenza della motivazione che ha determinato entro così breve lasso di tempo il passaggio, nelle acque, da una concentrazione altissima di e. coli, ad una perfettamente nella norma:

INTERROGA IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE DELL’ABRUZZO

Per sapere quali sono i motivi per i quali, a distanza di due giorni, i valori individuati dall’ARTA, presso una zona a sud del torrente Buonanotte, per circa 600 lineari di litorale, sono passati da valori di concentrazione di escherichia coli altissimi, a valori nella norma;

Per conoscere se   tali esami sono da ritenere attendibili e se, in caso contrario, quali sono stati i motivi di questo repentino cambiamento della qualità delle acque e a chi debbano essere imputate eventuali responsabilità per avere determinato il divieto di balneabilità per 2 giorni, con le conseguenze a livello economico e di immagine che si sono verificate.

Alla presente interrogazione il sottoscritto chiede che gli venga data risposta nel corso della prossima seduta del Consiglio Regionale

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