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Le strade come mulattiere e le mancate promesse

Le pesanti accuse del consigliere regionale di Sinistra Italiana sullo stato di abbandono delle strade del Vastese

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Era il sei dicembre del 2015 quando il presidente della regione Abruzzo Luciano D'Alfonso venne "in gita" nel Vastese e percorse le strade che collegano la costa all'interno (leggi). Allora venne fatto un elenco dei finanziamenti che sarebbero giunti nell'arco di pochi mesi per rimettere in sesto le strade che erano, ieri come oggi, in un evidente stato di abbandono. I sindaci della Valle del Trigno arrivarono a compiere una dimostrazione bloccando il 4 dicembre 2015 la SS. 16 (leggi), proprio per lo stato delle strade dell'interno che mettevano in pericolo i pendolari e gli studenti che quotidianamente si recano sulla costa.

Torna sull'argomento a distanza di due anni, il consigliere regionale di Sinistra Italiana Leandro Bracco:

"Da almeno dieci anni non viene effettuato alcun intervento di manutenzione. Strade paragonabili a mulattiere. Livelli di sicurezza ben lontani da quelli che ogni arteria dovrebbe possedere. E tramite quelle vie di comunicazione, quotidianamente, decine di studenti di Palmoli, Fresagrandinaria, Lentella e dei Comuni limitrofi rischiano la propria incolumità per raggiungere istituti scolastici di Vasto e San Salvo. Lo stesso discorso vale per i lavoratori che dall'entroterra raggiungono la costa. Nonostante il grido di aiuto degli amministratori locali, la politica provinciale e regionale continua a non fornire risposte. Prima di agire si attende una tragedia?

La strada provinciale Trignina – prosegue l'esponente di Sinistra Italiana – è oramai tranquillamente paragonabile a un'arteria di campagna. Amplissimi tratti di essa non sono asfaltati e i restringimenti di carreggiata, dovuti a molteplici motivi, non si contano. Il top della pericolosità, si registra in località 'Canalone' nel territorio di Lentella dove gli autobus transitano a pochi centimetri da un burrone. Per non parlare poi del fatto che ogni mattina moltissimi studenti viaggiano in piedi in quanto sul pullman non sono disponibili posti a sedere. E ciò accentua di molto il tasso di rischio in caso di incidente.

Carlo Moro, sindaco di Lentella dal 2006 e poi rieletto nel 2011 e nel 2016 quasi tre anni fa lanciò un grido di allarme per sollecitare soprattutto la Provincia di Chieti e la Regione ad attivarsi per risolvere lo stato indegno in cui si trovava soprattutto la Trignina. Risultati? Zero. Mi chiedo cosa si attenda prima di agire. La viabilità dell'entroterra vastese si trova sostanzialmente all'anno zero. Ciononostante, in base a dati di fatto facilmente desumibili dall'attuale stato in cui versa soprattutto la stessa Trignina, non si fa nulla.

Ma la sicurezza delle centinaia di persone che ogni giorno percorrono quelle arterie (che tutto si possono definire tranne che strade) ha importanza per la classe politica che governa sia la Provincia di Chieti che la Regione? E tutti gli adolescenti che quotidianamente mettono a repentaglio la propria vita per recarsi a scuola a Vasto e San Salvo hanno diritto di vivere in tranquillità quando salgono sugli autobus?

Addirittura a febbraio dell'anno scorso un finestrino dalle notevoli dimensioni, a causa del contraccolpo causato da una buca, si frantumò e solamente grazie alla buona sorte nessuno studente ebbe danni. A novembre 2015 un automobilista rimase ferito in quanto con la propria autovettura finì dentro una voragine che si era aperta sempre lungo la Trignina. La situazione è diventata insostenibile ma soprattutto di estrema gravità. Mi rivolgo formalmente all'esecutivo D'Alfonso e all'assessore alle aree interne Gerosolimo, affinché si attivino nel più breve tempo possibile per dare una risposta non di facciata ma strutturale a una problematica che ogni giorno rischia di mietere vittime". 

Dal 2015 ad oggi le condizioni di sicurezza dei cittadini del Vastese sembra che non siano migliorate, molte ed ulteriori promesse sono state aggiunte, ma nessuna soluzione è stato posta. A chi compete il mantenimento delle promesse che allora vennero fatte?

Di seguito riproponiamo il video girato durante la visita di D'Alfonso nel 2015.

Riprese e montaggio di Antonia Schiavarelli

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