Grazie Antonio Cilli per aver acceso l'ennesimo riflettore sulla disperata situazione del centro storico di San Salvo. È vero, il nostro è un grido di dolore, che però nessuno sembra udire. Nessuno infatti si interroga su come sia possibile che una città di oltre 20mila abitanti abbia dovuto rinunciare alla sua tanto amata "piazza". Serrande abbassate, lampioni semi spenti, panchine vuote, cani randagi che lasciano i loro bisogni sui marciapiedi, vigili urbani latitanti, buste nere dell'immondizia a coprire parchimetri fuori uso. La nostra cittadina umiliata, maltrattata, abbandonata a se stessa, vittima dell'incuria e del menefreghismo di un amministrazione che avrebbe il dovere politico e morale di prendersene cura come meriterebbe. Tanti i disperati tentativi di sovvertire lo stato di abbandono del centro, da parte dei pochi commercianti rimasti, molte le inevitabili discussioni in cui si sono imbattuti per riuscire a trovare delle soluzioni, ma niente è servito a migliorare la situazione, i commercianti da soli non ce la fanno, non ne hanno le competenze. L'amarezza aumenta pensando alle richieste d'aiuto da parte degli operatori (sempre inevase) ed a tutte le volte in cui, chi ci amministra, ci ha negato anche un confronto. Il risultato signori, è sotto gli occhi di tutti!