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"Il cristianesimo è stato la più grande rivoluzione che l'umanità abbia mai compiuto"

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 La venuta di Gesù nel mondo ha prodotto lo stesso effetto  che produce un macigno che cade in uno stagno: tutti gli equilibri sono sconvolti.! Questo fatto è così evidente, che lo riconoscono tutti i conoscitori della storia, credenti e non credenti.

Benedetto Croce disse: "Il cristianesimo è stato la più grande rivoluzione che l'umanità abbia mai compiuto"e Renan: "Strappare il nome di Gesù dal mondo sarebbe come scuoterlo dalle fondamenta".

Ma la novità fa paura all'uomo: anche quando la novità è un bene, anche quando la novità è Dio stesso. E l'uomo si difende, lotta perchè nulla cambi. Così è accaduto con Gesù.

Nel vangelo di oggi vediamo innanzitutto i parenti di Gesù, il clan familiare che reagisce davanti alla novità portata da Gesù ed interviene con la convinzione che egli sia un esaltato, un fuori di sè.

questo comportamento della famiglia ritorna spesso, quando nella storia si affaccia un grande Santo: è sufficiente ricordare San Francesco d'Assisi, che soffre una vera persecuzione da parte del padre che non riusciva a capire la grandezza delle scelte fatte dal figlio.

Immaginate cosa dovettero provare i parenti di Gesù, quando Egli cominciò a parlare proponendo un messaggio mai udito, un annuncio che feriva la durezza dei cuori e le comodità di una religione aggiustata a misura della cattiveria umana. Anche oggi, davanti al Vangelo, è tanto facile ricadere in questo atteggiamento prevenuto: anche noi potremmo essere tra coloro che si difendono da Cristo e vogliono "riportarlo alla ragione"; anche noi potremmo avere l'ardire di aggiustare il Vangelo, affinché non ferisca più nessuno e non sia più "sale" che brucia, ma soltanto miele che diletta il palato.

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