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Stagione estiva, calo di presenze rispetto all'anno scorso

Il bilancio dei balneatori di San Salvo Marina

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Settembre caldo estivo, ma la maggior parte degli stabilimenti balneari sono chiusi. Un colpo di coda, preannunciato dalle previsioni meteo che posticipa la fine dell'estate e che permette ancora di godere del mare e della spiaggia. Tuttavia la maggior parte dei bagni marini del litorale sansalvese ha chiuso dai primi giorni di settembre, senza alcun ripensamento di fronte alle temperature elevate, ma anzi sbrigandosi a smontare gli ombrelloni in fretta e furia. Suscitando non poco malcontento tra i clienti, costretti ad andare nelle spiagge libere, sprovviste di ogni servizio.

Molti dei titolari si giustificano dicendo che la stagione è stata caratterizzata da un calo generale di presenze e che quindi sarebbe stato inutile e dispendioso economicamente restare ancora aperti, "I turisti non ci sono", afferma Ottaviano Valentino dello stabilimento il Mirage, uno dei primi di San Salvo dal 1971, "Ho notato un calo almeno del 20 per cento rispetto alla scorsa stagione. Una volta, quando la scuola riapriva a ottobre, i bambini e le famiglie venivano ancora in spiaggia a settembre, questo sicuramente è stato uno dei fattori che ha influito nella decisione di chiudere. Inoltre siamo stati penalizzati dal clima sfavorevole".

Anche secondo il proprietario del lido Le Marinelle, Maurizio Colitto, c'è stato un calo rispetto allo scorso anno ma ha deciso di restare aperto almeno fino al 30 settembre per garantire l'elioterapia. L'ordinanza balneare, infatti, stabilisce che i titolari degli stabilimenti devono garantire il servizio di salvataggio fino al 2 settembre, ma hanno comunque la possibilità di restare aperti, anche solo per attività elioterapica, fino al 30. Fermo restando che ogni titolare può decidere liberamente quando chiudere. "Oltre al clima anche il meteo ha giocato un ruolo decisivo, sbagliando spesso le previsioni e creando incertezza", afferma Maurizio, "Molta gente è andata via anche dopo il terremoto. Resterò aperto non tanto per un guadagno economico, ma per garantire il servizio a chi ha l'ombrellone stagionale".

La pensa allo stesso modo Oreste Di Francesco, titolare del Controvento, che resterà aperto fino alla fine della prossima settimana, "C'è stato un calo soprattutto i primi 10 giorni di agosto, meglio dopo il 15", afferma, "Sicuramente la vicenda sulla limitazione della musica ha svantaggiato la nostra città, limitando il lavoro serale e creando una cattiva reputazione di San Salvo sul piano turistico". Una città come San Salvo che da tempo si propone come meta turistica dovrebbe essere in grado di offrire servizi minimi adeguati anche qualche settimana oltre la normale stagione balneare.

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