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"Andiamo, ti riaccompagno a casa", pochi minuti e poi lo schianto

Gli ultimi attimi di Emiliana e Marco e i ricordi dei loro amici più stretti

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"Andiamo, ti riaccompagno a casa", pochi minuti e poi lo schianto. Sono morti così Marco Forlano e Emiliana Colitto scontrandosi con una Smart in viale Ergisto Bezzi, tra le zone di Gambara e De Angeli. Una sera come tante, passata in compagnia di coetanei in centro a Milano, una sera che oggi amici e parenti avrebbero voluto non finisse mai. Una sera passata a chiacchierare, "Quanto parlava Marco, non stava un attimo zitto", ricorda un amico. E a ridere, "Il più bel sorriso che abbia mai visto, ma come stava bene a Emiliana, mai a nessuno".

L'Università da finire di lei e il lavoro tanto sognato di lui, progetti per il futuro e racconti di un' estate appena trascorsa. Non è rimasto che un ammasso di rottami. Quelli della Kawasaki che Marco guidava con a bordo anche Emiliana. Uno schianto violentissimo che non ha lasciato scampo al giovane 29enne, morto sul colpo. Il cuore della ragazza, 23 anni, invece, si è fermato alle 5.10 dopo essere stata accompagnata d'urgenza al pronto soccorso dell'ospedale Niguarda. Ancora critiche le condizioni del 58enne alla guida della Smart trasportato all'Humanitas in codice rosso.

E' in fase in accertamento la dinamica del tragico incidente, avvenuto qualche minuto dopo le 3 della notte tra il 20 e il 21 settembre, ma da una prima ricostruzione della polizia locale molto probabilmente qualcuno dei due conducenti ha attraversato l'incrocio con il semaforo rosso. Secondo gli agenti la moto proveniva ad alta velocità da via Trivulzio e avanzava verso viale Ergisto Bezzi sulla carreggiata laterale verso piazzale Tripoli. All'incrocio con via Marostica la moto ha letteralmente distrutto il fianco destro della Smart che proveniva da sinistra e stava per svoltare a destra. Alla fine della corsa la moto è rimasta incastrata sul marciapiedi tra il palo della luce e un dissuasore di parcheggio. Li piangono familiari e amici che la notte stessa sono partiti subito alla volta di Milano.

"Te ne sei andato come desideravi tu, sulla tua bambola, mai avrei immaginato così presto". E' così che Marco chiamava la sua moto, "bambola". Una passione che dura da anni, la stessa che lo ha portato via. Marco, di Fresagrandinaria, lavorava come responsabile all'Auchan di Milano e si era fatto strada nel mondo lavorativo grazie alla sua tenacia e caparbietà. Emiliana, di San Salvo, già laureata in Comunicazione, Media e Pubblicità alla Iulm, stava conseguendo la laurea magistrale in Media management all'università Cattolica del Sacro Cuore. Amava l'arte, la moda e la vita. Due strade diverse accomunate dallo stesso destino.

"Emiliana è una delle persone migliori che abbia mai conosciuto", racconta a fatica l'amica Chiara Spadano, "Abbiamo condiviso l'appartamento a Milano per qualche mese ed è subito nata un'amicizia bellissima. Era una ragazza atipica come ne ho conosciute poche, solare e allegra ma non frivola, forte e fragile allo stesso tempo. L'ultima volta che l'ho vista era venuta a trovarmi a Londra e abbiamo passato due giorni bellissimi. Penso che dopo la morte lasciamo semplicemente un'eredità a chi ci ha conosciuto ed amato, lei mi lascia un sorriso contagioso circondato da lunghi capelli rossi e la felicità di vivere a pieno la vita ogni giorno godendo delle cose più semplici".

"L'ultima volta che l'ho vista è stata una settimana fa", ricorda un'altra amica di Emiliana, "siamo andate al mare e stavamo commentando cosa ci sarebbe piaciuto fare, le esperienze che abbiamo fatto e quelle che dovranno arrivare. La sera dovevamo salutarci ma non sono uscita e lei mi disse che avremmo avuto ancora tanto tempo per stare insieme, invece quel tempo non c'è più".

La Procura della Repubblica di Milano ha disposto per martedì mattina l'autopsia dei corpi per chiarire le cause del decesso. Non è stata ancora fissata invece la data dei funerali che con molta probabilità si svolgeranno mercoledì.

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