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Un garofano rosso per ogni caduto, San Salvo celebra il centenario della Grande Guerra

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Un garofano rosso come simbolo di dignità per ogni caduto in guerra. Così San Salvo ha voluto onorare, ieri 5 novembre, le vittime della Città a cent'anni dalla fine della Grande Guerra. Alla presenza delle scolaresche, delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma del territorio e di tutta la cittadinanza è stato celebrato anche il Giorno dell’Unità nazionale, della Giornata delle Forze Armate e della Commemorazione dei caduti di tutte le guerre. Dopo il raduno alle ore 8.30 in piazza Giovanni XXIII, si è svolta, nella chiesa di San Giuseppe, la messa in suffragio dei caduti presieduta dal parroco don Vincenzo Giorgio.

Terminata la funzione, un corteo capeggiato dalla Banda Città di San Salvo si è diretto verso il Monumento ai caduti per la deposizione di una corona di alloro e la cerimonia solenne dell'alzabandiera sulle note dell'Inno nazionale. Il corteo è poi proseguito, attraversando il parco della Rimembranza, fino all'ingresso del cimitero comunale. Il ricordo di tutti i caduti è stato celebrato con la ricollocazione delle targhe commemorative riportanti i nomi, la data di nascita e di morte dei soldati. Il maggiore Amedeo Consales, della Compagnia dei carabinieri di Vasto, a cui è stato rivolto un collettivo in bocca al lupo per la sua prossima partenza in missione nei Balcani, ha letto le parole del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che sottolineano come l'amor di patria non vada confuso con il nazionalismo estremo.

"Abbiamo deciso di celebrare oggi la fine del primo conflitto mondiale proprio perché ci fossero le scuole", afferma il sindaco Tiziana Magnacca nel suo intervento, "perché noi come istituzione abbiamo il compito di trasmettervi la memoria del sacrificio di tanti uomini e donne che diedero la vita per la patria. L'amor di patria vi deve rendere orgogliosi di appartenere e di difendere la vostra nazione pur nel rispetto degli altri popoli".

La parola è poi passata a Mauro Gerardi, baby sindaco di San Salvo, che la letto la poesia "Trasformazioni" di Germana Bruno. "Quest'anno si ricorda il centenario della fine della prima guerra mondiale, oggi dobbiamo ricordarlo senza mai dimenticarci allo stesso tempo che proprio ora sul nostro pianeta sono circa 70 gli Stati coinvolti nelle guerre. Le cause rimangono invariate e pure le conseguenze. Situazioni disastrose da cui è sempre più difficile far ripartire il paese e le persone. Quando mai l'uomo capirà?". Questo un frammento della riflessione sulla guerra di Federica D'Andreamatteo della classe V B del liceo scientifico Mattioli che, insieme a quella di Roberta Antenucci, ha terminato gli interventi della mattinata. La cerimonia si è poi conclusa con la deposizione di una corona di alloro alla Rotonda degli Alpini.

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