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Smettere di fumare senza ingrassare: sì, è possibile

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È inutile negarlo (soprattutto a se stessi). Quando si decide di smettere di fumare, si dovrà anche fare i conti con un aumento di peso, talvolta considerevole.

Ovviamente, se e quanto si ingrasserà dipende sì dagli effetti del fumo ma anche dal modo in cui ci si comporta una volta abbandonata l’ultima sigaretta.

Cosa succede al nostro corpo quando si smette di fumare

Statistiche alla mano, l’addio al tabacco porta con sé 4 o 5 chili di peso, nel giro delle prime settimane. Tale incremento dipende in gran parte dalla perdita dell’effetto anoressizzante della nicotina che, quando in circolo nel nostro organismo, diminuisce lo stimolo dell’appetito e induce a un lieve aumento della velocità del metabolismo.

Inoltre, sappiamo molto bene che uno dei sintomi che caratterizzano la famosa sindrome d’astinenza da fumo è la ricerca spasmodica di cibo. In particolare, gli ex fumatori tendono a sostituire la gratificazione gestuale della sigaretta con i più svariati alimenti, per far fronte agli alti livelli di stress che contraddistinguono le prime fasi di transizione.

Così, si cerca di sopperire al fumo con snack, caramelle, cibi spazzatura e (purtroppo) con il consumo di bevande gassate o alcoliche, che impattano notevolmente sul peso corporeo.

Inutile dirlo: dieta sana ed equilibrata sembrano essere i migliori antidoti a un probabile aumento ponderale.

Smettere di fumare con la sigaretta elettronica: ne beneficia anche il nostro peso

Per coloro che, invece, decidono di appoggiarsi sulla sigaretta elettronica per smettere di fumare, c’è una buona notizia.

Secondo uno studio portato avanti dall’Università di Catania chi smette di fumare con l’aiuto delle e-cig tende ad acquisire meno peso di chi decide di abbandonare la dipendenza da tabacco tramite il metodo tradizionale.

Invece dei 5-7 Kg che mediamente si acquisiscono smettendo con i metodi tradizionali, gli svapatori hanno accusato solo un trascurabile aumento del peso, pari a 1,5 Kg” - ha dichiarato il dr. Roberto Polosa, ordinario di Medicina Interna presso l’Università di Catania e direttore scientifico della LIAF (Lega Italiana Antifumo) - “Sebbene non sia stato possibile specificare quali meccanismi biochimici e/o processi comportamentali possono aver determinato l’assenza di importanti cambiamenti del peso corporeo, il risultato rimane comunque sorprendente”.

Ma quale e-cig scegliere, per non lasciarsi tentare di nuovo dalle “sigarette analogiche”? Sicuramente, un occhio di riguardo è bene riservarlo al liquido per sigaretta elettronica. Con blu®, ad esempio, si ha a disposizione una vasta gamma di aromi, capaci di generare diverse sensazioni e densità di vapore differenti. Si passa dalla freschezza del mentolo alla dolcezza del mirtillo, passando dalla frizzante fragranza alla menta verde e alla menta peperita.

Dunque, smettere di fumare con la sigaretta elettronica potrebbe avere un duplice vantaggio: si mantiene il proprio peso forma, gustando aromi ogni giorno differenti.

 

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