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San Sebastiano e il paese di Fresagrandinaria

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Il popolo di Fresagrandinaria, pur negli affanni quotidiani, vive una vita semplice e operosa, sa apprezzare le piccole gioie quotidiane. Nell'arco dei tempi addietro ha praticato usi e tradizioni tramandati fino a noi. Tali tradizioni pian piano si stanno rievocando, nell'arco dell'intero anno e sono occasione di festa per l'intera comunità perché il dolore, l'angoscia, la gioia di ognuno è per tutti. Nel mese di gennaio, col freddo e con la neve, si ammazza il maiale domestico e i partecipanti mangiano sfrigoli fritti con peperoni secchi ed agli interi assieme ad arrosti; si trita la carne, si sala e la si condisce per farne saporiti salumi in casa che sono una provvista per l'intero anno. Intanto compagnie di cantori itineranti intonano sugli usci delle case i cosiddetti canti di questua quali, il capodanno, la pasquetta, il sant'Antonio Abate e il San Sebastiano

"... ti preghiamo di liberarci dalle punture del corpo e dello spirito... ti preghiamo nelle presenti guerre di ottenerci da Dio la cessazione degli immani flagelli che apportano lutto e desolazione, fa che tornino gli uomini a darti il bacio della pace! Custodisci o glorioso protettore il nostro paese scampateci dalle tempeste e ottenete un abbondante raccolto. Con il tuo potente patrocinio rendici felici nel tempo e nell'eternità, amen. "

Con questa antica preghiera il paese di Fresagrandinaria fa memoria del protettore San Sebastiano nel giorno del suo martirio il 20 gennaio. La festa popolare come da tradizione, si tiene il giovedì dopo Pentecoste a seguito ed insieme alla Madonna Grande: patrona e regina! Nel periodo invernale ricordamo solamente la celebrazione eucaristica alle ore 17.00 nella Parr. Del SS. Salvatore, la venerazione alla sacra reliquia e l'esecuzione del tradizionale canto di questua del "San Sebastiano" che narra la grande vicenda di fede del giovane soldato!

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