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Lavoratori area industriale Sevel lasciati a piedi. La denuncia della Uilm- Uil

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In una note del 1 marzo 2019 la Uilm Termoli denunciava:

Ennesimo “schiaffo” per i lavoratori pendolari Molisani che quotidianamente si recono con i mezzi pubblici presso l’area industriale di Sevel. A partire dall’ 11 Marzo 2019 come diramato da una nota ATM , si avvisano gli utenti che la Regione Molise ha negato il riconoscimento dei chilometri svolti all’interno della zona industriale di Atessa. Pertanto a far data dall’11 Marzo 2019, verrà effettuata la sola fermata davanti allo stabilimento Sevel e saranno soppresse le altre fermate effettuate davanti alle altre aziende dell’area industriale. Ci chiediamo come sia possibile da parte della politica molisana continuare ad operare delle scelte che vanno ad offendere la dignità dei lavoratori molisani. Quando la politica inizierà a fare delle scelte lungimiranti nell’interesse della collettività? Come si può pensare di bloccare lo sviluppo dell’occupazione della nostra Regione con questi atteggiamenti. Da parte nostra continueremo a denunciare in tutte le sedi le incongruenze di scelte totalmente sbagliate.

 Qesta mattina 11 Marzo le decisioni aziendali sono diventate operative arrecando disagio ai tanti lavoratori pendolari . La nota della Uilm Termoli:

"Come già stato preannunciato questa mattina i lavoratori pendolari che dal Molise si recano a lavorare nella zona industriale di Atessa sono rimasti a piedi. Infatti il pullman Atm che porta gli operai oltre alla Sevel, dove è prevista da oggi 11 marzo l'unica fermata, non ha proseguito la sua corsa verso le altre fabbriche e i lavoratori si sono dovuti recare a piedi sul posto di lavoro, percorrendo circa due chilometri e mezzo. Tutto questo a causa del negato riconoscimento dei chilometri svolti all’interno della zona industriale da parte della regione Molise." 

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