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Discarica di rifiuti speciali a Furci, nulla di fatto nella conferenza dei servizi

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Pareri negativi igienico sanitario e urbanistico del comune. Emerse altre criticità: contrasto con il Piano territoriale provinciale, parere ARTA su codici CER e questione della falda, richiesta di rinvio dalla Sovrintendenza.

Sindaci e cittadini presenti compatti per il NO, duro scambio sulla situazione dell'area e dell'attuale gestione del CIVETA con i dirigenti regionali.

La Conferenza dei Servizi convocata dalla Regione Abruzzo per decidere sul progetto della discarica da 150.000 mc di rifiuti speciali non pericolosi a Furci della società Vallecena srl si è conclusa con un nulla di fatto.

Durante la riunione sono emerse molte criticità e problematiche. Intanto il Comune di Furci per bocca del sindaco e del tecnico ha rilasciato due pareri negativi, quello igienico sanitario sulla scorta di una nota molto preoccupata della ASL in cui si evidenzia uno stato di salute della popolazione non favorevole e quello urbanistico, per contrasto con il Piano regolatore che destina quell'area all'agricoltura.

Poi è stato evidenziata l'incongruenza con il Piano territoriale della Provincia di Chieti, per il quale sarebbe necessaria una variante.

Duro il parere dell'ARTA che ha ribadito forti perplessità sui metodi di rilevamento usati nel sito per quanto riguarda la presenza o meno di una falda al di sotto dell'area scelta per l'impianto.

Infine la Sovrintendenza, che ha chiesto ufficialmente un rinvio per approfondire alcune tematiche connesse all'analisi delle emergenze archeologiche.

Durante la conferenza, oltre a quello di Furci, sono intervenuti diversi sindaci (San Buono e Palmoli) a nome di decine di comuni dell'area, tutti schierati per il NO, con motivazioni inequivocabili sull'esistenza di una chiara destinazione agricola e turistica del territorio, a partire dal numero di stranieri che sceglie il vastese per ristrutturare casali e abitazioni.

Hanno preso parola anche due rappresentanti, Gianfranco Farina e Antonio D'Angiò, del Comitato per la Difesa del Comprensorio Vastese e Augusto De Sanctis per il Forum H2O, che hanno sottolineato l'esistenza di un effetto cumulo con il Civeta, come dimostra la stessa l'esasperazione dei cittadini che devono sopportare cattivi odori anche a distanza di chilometri dall'impianto, la contraddittorietà di un iter amministrativo che dura da 13 anni e lo stato di sofferenza del territorio evidenziato dalle condizioni del torrente Cena che secondo l'ARTA è in una situazione praticamente disastrosa, anni luce distante dagli obiettivi di qualità fissati dalla normativa comunitaria in materia di acque.

Appena prima della conferenza dei servizi alcuni dei tanti cittadini arrivati da Furci e dai comuni limitrofi hanno avuto un duro scambio con il dirigente della Regione Gerardini che è anche commissario del Civeta durante il quale è emersa tutta la rabbia per una situazione che va avanti da anni, dove i cittadini subiscono le conseguenze del funzionamento dell'impianto, a partire dal cattivo odore. Segnalazioni che, a nostro avviso, dovranno essere ovviamente verificate e vagliate dagli organi competenti e dallo stesso commissario.

Il Comitato e il Forum H2O continueranno a seguire fino in fondo gli iter di questa e dell'altra discarica proposta a Cupello dalla Cupello Ambiente srl da 480.750 mc di rifiuti urbani perché il vastese non può essere ridotto a ricettacolo di rifiuti da tutta Italia.

COMITATO PER LA DIFESA DEL COMPRENSORIO VASTESE
FORUM H2O

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