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Il Presidente Marini in visita a Vasto

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Un quarto d'ora circa a Palazzo d'Avalos, quindi una passeggiata ed un aperitivo nel centro storico ed infine un pranzo con amministratori e amici del territorio: tarda mattinata e primo pomeriggio vastesi, oggi, per il presidente del Senato Franco Marini, capo dello Stato facente funzione in virtù del viaggio istituzionale in Cile del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Marini, che in precedenza era stato a Lanciano per l'inaugurazione della nuova stazione della Sangritana, è stato ricevuto - tra gli altri - dal sindaco della città, Luciano Lapenna, da diversi assessori e dal presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Forte. C'erano anche il parlamentare abruzzese Lanfranco Tenaglia ed il senatore Giovanni Legnini, ricandidati alle prossime elezioni ed i candidati della zona del Partito Democratico, Angelo Bucciarelli e Vania Perrucci. Entrando a Palazzo d'Avalos, la prima volta per lui, Marini non ha lesinato ammirazione ed apprezzamento per la maestosa ex residenza marchesale, vero e proprio 'tesoro d'arte e di cultura' di Vasto. ''Un posto straordinario - ha detto - che merita la massima cura ed attenzione, da parte dell'amministrazione comunale ma anche e soprattutto dello Stato. Stando qui non mi meraviglio del fatto che la metà del patrimonio artistico e culturale mondiale lo abbiamo proprio noi in Italia''. Il presidente del Senato, colloquiando con Lapenna, ha voluto conoscere quali sono gli interventi migliorativi di cui il Palazzo necessita dicendosi convinto della bontà di finanziamenti ed investimenti da garantirvi. Non sono mancati, parlando con i giornalisti davanti al bar 'In Piazza', 'spumantino' e immancabile pipa in mano, accenni alla campagna elettorale, che sta ormai per entrare nel vivo. Un riferimento, in particolare, allo stato del Mezzogiorno d'Italia. ''Sono anni che l'Italia cresce meno degli altri Paesi europei. E quando si cresce di meno aumenta la precarietà. Dobbiamo crescere come gli altri. L'Italia questa possibilità ce l'ha e tocca alle regioni da Roma in giù. Bisogna, infatti, puntare sulle aree che non sono oggi intasate dalle attività produttive. Il Mezzogiorno è un ponte verso il Mediterraneo. Bisogna dare servizi fuori dall'impresa adeguati. La priorità delle amministrazioni - ha infine osservato Marini - deve essere dotare queste aree di infrastrutture che possano attirare i capitali delle imprese anche estere interessate ai mercati emergenti del Bacino del Mediterraneo come ad esempio la Turchia''. Quindi l'auspicio per il prossimo futuro: ''Il nostro è un Paese forte. Non è vero che rischia il declino. Dipende da noi far sì che ciò non avvenga. Come presidente del Senato spero che dalle prossime elezioni esca un Governo stabile, che possa far fronte alle scelte necessarie per il Paese''.
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