Partecipa a SanSalvo.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

La Cina si lancia nell’acquisto di Bitcoin

Condividi su:

Da quando è nata la moneta digitale Bitcoin (BTC), i trader dell’Est, in particolare Cina e Giappone, hanno mantenuto il monopolio questo mercato embrionale.

La Cina, non a caso è la sede dellaBitmain, una delle startup più apprezzate del settore, e dei progetti di asset crittografici chiave, come NEO e Tron. Ma i divieti e le restrizioni della nazione su questo mercato avevano messo un po' in crisi gli investimenti nel settore.

Tuttavia improvvisamente, si è ravvivato l'interesse del Bitcoin da partedegli investitori cinesi. E infatti pare che i trader del posto stiano facendo "trading sulle momento digitali" in modo così duro che stanno battendo le regole locali per mettere le mani su BTC.

Investitori cinesi investono denaro in Bitcoin

Quando BTC ha iniziato a mostrare quei flebili segnali di comportamento rialzista a metà marzo, superandoi 4.000 dollari, gli investitori hanno cercato di speculare su cosa stesse esattamente succedendo.

Non a caso, Anton Pagi, un ricercatore di criptovalute, ha notato che questa manovrasia stata anticipata (o causata) da un’escalation degli scambi noti per aver ospitato un pubblico cinese.

La pressione si è attenuata proprio nei più importanti investitori nei giorni successivi alla mossa summenzionata. Ma ora, all’indomani della crescita improvvisa di Bitcoin sopra i 5.000 dollari, gli investitori cinesi sembrano essere entusiasti nuovamente.

In effetti, nel corso della settimana scorsa, il termine di ricerca "Bitcoin" è cresciuto come non accadeva dal 2017, dimostrando che gli asiatici sono di sicuro interessati.

Anche se questo non è un segnale del tutto definitivo che gli investitori della nazione asiatica si stiano di nuovo affollando per acquistare in massa Bitcoin, il South China Morning Post (SCMP) ci ha tenuto comunque a sottolineare che i commercianti cinesi siano palesemente più protesi all'uso di stablecoins per aggirare i firewall governativi.

Anzi, le indaginiin corso nel Paese, ha rivelato che la pratica comune di un operatore locale era di utilizzare VPN, acquistare USDT (o un token simile) sfruttando portali di trading. Dunque si vogliono avvalere della possibilità di effettuare transazioni su piattaforme straniere, presumibilmente non abilitate a KYC.

Qual è l'accordo?

Perché sta succedendo tutto questo in Cina? Secondo il trader e analista Light Crypto, l'enfasi nuova della Cina con Bitcoin e criptovalute ha di gran lunga a che fare con tutti gli aspetti macroeconomici.

Il trader ha di recente spiegato che con l'indice HangSeng in rialzo del 20% dalla fine del 2018, gli investitori cinesi stanno provando ad investire loro guadagni in altre attività.

E oggi il papabile manco a farlo apposta è proprio il Bitcoin. In alternativa, i trader, con i loro forti portafogli nel loro back market, potrebbero cercaredi aggiungere rischi al proprio portafoglio, attraverso criptovalute e altre classi di attività alternative.

La crescita nei mercati emergenti, come la Cina, sarà dunque un evento favorevole per il futuro di BTC? Sicuramente il comportamento dei traders asiatici potrebbe aver indotto qualcuno a domandarsi se la Cina avesse in qualche modo influenzato il recente aumento di valore della criptovaluta.

La risposta tuttavia, è probabilmente orientata verso il no. Anche se, il recente afflusso di interesse della regione in Bitcoin ha probabilmente svolto un ruolo positivo nella valutazione giornaliera di BTC.

In un quadro di tanta tendenza positiva e propositiva per i trader, potrebbe essere giunto il momento di dedicarsi alla negoziazione digitale. Per maggiori info visitare il sito di diventaretrading.com.

Condividi su:

Seguici su Facebook