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San Salvo: commercianti e cittadini dicono 'no', il mercatino sul lungomare non piace

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Tornano per il 16esimo anno consecutivo i mercatini sul lungomare Cristoforo Colombo di San Salvo Marina. E' intenzione dell'amministrazione comunale affidare il servizio tramite bando, con scadenza il 15 maggio, dato che "ha riscosso negli anni precedenti un buon successo tra espositori e acquirenti", si legge nell'avviso. Il mercatino sarà allestito dal 14 luglio al 31 agosto, nella zona sud del litorale. Una manifestazione, secondo gli amministratori, "di grande spessore commerciale, culturale e musicale, finalizzato soprattutto a scambi culturali tra arte popolare e musica intento a far rivivere ai turisti l'emozione del mercato di strada non solo come evento economico, ma soprattutto culturale, attraverso oggetti dell'artigianato locale, nazionale e internazionale, quali: tessuti, ceramiche, terracotte, lavori in legno intarsiato, strumenti musicali, bigiotteria, oltre ad altri prodotti in comune commercio".

Non la pensano allo stesso modo gran parte dei commercianti e dei cittadini che lo definiscono "un ammasso di gazebo che vendono vere e proprie cianfrusaglie, dai coltelli per tagliare la frutta alle collanine cinesi". Sono contrari i consiglieri del Partito Democratico, Gennaro Luciano, Antonio Boschetti e Gianni Mariotti, "Continuiamo a ritenere il mercato sul lungomare degradante per la nostra marina che attira un tipo di turismo di bassa qualità", afferma Luciano, "L'amministrazione manca totalmente di visione e progettualità, questo in riferimento non solo al mercatino ma a tutta la stagione estiva. Non ha senso vendere televisori e divani sul lungomare, piuttosto valorizziamo i prodotti tipici del territorio. Ma è evidente che lo sviluppo turistico resta ancora un'idea molto lontana, indifferenza o incapacità?".

Le riflessioni del gruppo vertono inoltre sulle possibilità non sfruttate per i turisti e sul mancato sviluppo del patrimonio cittadino. Dice no al mercatino anche Domenico Gualà, presidente della Confesercenti, che parla a nome di tutti i commercianti, "Non siamo d'accordo", dice, "è un'iniziativa che ci impoverisce e non ci arricchisce e a risentirne sono i negozianti locali. Non solo il mercatino concentra la massa di persone in quel tratto di lungomare lasciando scoperta la zona più a nord, ma, cosa ancora più grave, contribuisce a spopolare il centro cittadino che già soffre durante l'anno", continua, "La nostra proposta è di fare 23 giornate il mercatino impegnandoci a organizzare 22 serate negli stabilimenti balneari con l'obiettivo di eliminare del tutto il mercatino il prossimo anno. Quello che poi ci chiediamo è: se non dovesse rispondere nessuno al bando, c'è un piano b?"

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