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I ricordi degli amici più cari di Christian, a scuola un minuto di silenzio

“Nessuno muore mai se vive nel cuore di chi resta”

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Un minuto di silenzio in ogni classe, ieri, per ricordare Christian Cerbone, il ragazzo di 20 anni morto per un malore la sera di martedì scorso dopo una partita di calcetto con gli amici. Così l'Istituto superiore "F. Palizzi" di Vasto, la scuola che frequentava Christian e dove si era diplomato lo scorso anno, esprime cordoglio e profonda vicinanza alla famiglia. "Sono notizie che non vorremmo mai sentire", afferma la dirigente Nicoletta Del Re, "Insieme al corpo docente e al personale abbiamo ricordato Christian come un ragazzo solare e vivace, un buon studente. Stiamo vivendo tutti un grande dolore".

I giovani come lui, che lo apprezzavano per la vitalità, la generosità e la bravura, gli hanno dedicato decine di frasi e pensieri. "Per me lui non era un semplice amico, ma lo consideravo un fratello", dice Pierfrancesco De Rosa, uno degli amici più cari, "Sarà sempre nel mio cuore e non morirà mai nei nostri ricordi". "Ogni mio sorriso lo devo a lui", dice l'amica Maria Vitelli tra sgomento e incredulità, "Era un ragazzo al quale era impossibile trovare un difetto, con il suo sorriso, il suo carattere e i suoi modi di fare riusciva sempre a tirarmi su nei momenti più difficili. Lo definirei un diamante unico che non smetterà mai di brillare".

Christian aveva lavorato la scorsa estate in uno stabilimento balneare di San Salvo Marina dove aveva stretto forti legami con gli altri dipendenti. "Ti sei dimostrato subito un ragazzo gentile, disponibile ma soprattutto generoso", sostiene Luciano Torricella, datore di lavoro, "Tutto lo staff per te è diventato una seconda famiglia e la cosa che più ci rammarica è che è durato troppo poco. Nessuno muore mai se vive nel cuore di chi resta e il nostro non è un addio ma un arrivederci". "Abbiamo lavorato fianco a fianco intere giornate", afferma Michele Vaccaro, "e sono poche ormai le persone buone come lui, non ho parole, sono sempre i migliori ad andarsene". "Un ragazzo serio, simpatico e con tanta voglia di fare", lo ricorda così invece un suo vecchio compagno di scuola M. L. "Abbiamo frequentato per due anni la stessa classe e mi sembra tutto un brutto sogno, ma purtroppo non lo è".

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