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Partito Comunista: "Pilkington e CBI, i risultati di una classe dirigente venduta ai padroni"

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“Nel corso di questa estate il Partito Comunista ha espresso solidarietà ai lavoratori della Pilkington e a quelli della CBI per le feroci minacce padronali dei licenziamenti che non sono il prodotto di cessazione di attività o di reali difficoltà economiche, ma solo il risultato di una ingordigia finanziaria senza fine di quella nota minoranza parassitaria che noi ancora continuiamo a chiamare “padroni”.

Signori che dettano l’agenda politica all’attuale classe dirigente in modo ampiamente trasversale. Sia il centro destra che il centro “sinistra” hanno dato vita al solito teatrino come se uno avesse più responsabilità dell’altro quando queste sono paritetiche. Disgusta inoltre, la pantomima del PD che coscientemente da decenni ha contribuito più di tutti al massacro dei lavoratori e all’azzeramento dei loro diritti propugnando leggi liberticide. Vergognoso è l’atteggiamento dei sindacati confederali che seppur apparentemente guerriglieri e partigiani, portano la responsabilità di aver distrutto la coscienza di classe del mondo operaio aprendo alla concertazione e dunque, alla morte di ogni speranza.

Il Partito Comunista ribadisce la necessità di un cambio di sistema nel quale i lavoratori siano padroni del loro destino acquisendo il potere e spazzando via quell’onta di opportunisti politici e di padroni parassitari. I Comunisti fin da ora dichiarano il loro totale e incondizionato impegno al fianco dei lavoratori di CBI e di Pilkington”.

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