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Progetto Nocciola Italia, siglato l'accordo con l'Euro Ortofrutticola del Trigno

Saranno ufficialmente made in Abruzzo le nocciole che Ferrero utilizzerà per i suoi prodotti

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Ad un anno dal lancio in Abruzzo del Progetto Nocciola Italia promosso da Ferrero Halzelnut Company, divisione interna del Gruppo Ferrero dedicata alla nocciola, è stato siglato lo scorso maggio l’accordo con l’Euro Ortofrutticola del Trigno di San Salvo. Saranno ufficialmente made in Abruzzo le nocciole che Ferrero utilizzerà per i suoi prodotti. L’accordo tra Ferrero Hazelnut Company e la cooperativa sansalvese, organizzazione che raggruppa oltre 700 soci tra il basso Abruzzo e Molise, sancisce l’avvio per i primi nuovi impianti di nocciola nel territorio abruzzese con l'obiettivo di raggiungere entro il 2023 una superficie di 500 ettari di nuove piantagioni di nocciolo.

Esprime soddisfazione il presidente dell'Euro Ortofrutticola, Nicolino Torricella, “Il progetto prevede un percorso di formazione per i tecnici ed un software gestionale per la strutturazione e il monitoraggio del progetto, questo anche per permettere un miglior controllo della salute dei noccioleti e per dare un supporto concreto nella scelta delle varietà di nocciole appropriate attraverso delle consulenze mirate. Un percorso strutturato che farà crescere nuove competenze sul territorio, oltre a fornire all’economia agricola una valida alternativa alle coltivazioni già esistenti”.

La durata dell'accordo è di venti anni e si protrarrà fino alla campagna agraria 2037, con l'impegno da parte di Ferrero di acquistare il 75% della produzione generata dai nuovi impianti, lasciando il rimanente 25% cedibile liberamente sul mercato. Sono circa 70mila gli ettari che attualmente vengono coltivati in Italia, la società di Alba vorrebbe farli diventare 90mila, una quantità che comunque farebbe fronte solo al 5% del fabbisogno della produzione mondiale di Ferrero. L'obiettivo è richiedere nocciole di qualità 100% italiana, superiore a quella di paesi come la Turchia, che rappresenta il maggior produttore mondiale, con il 70% del mercato.

"Quello che rende sicuramente appetibile il progetto è l'acquisto garantito da parte della Ferrero di gran parte della produzione", spiega Torricella, "le prime coltivazioni saranno piantate entro fine anno principalmente nelle colline molisane, territori maggiormente vocati a questo tipo di coltura. Non vediamo gli alberi di nocciolo sostituirsi a quelli di pesco, ma è una valida opportunità per quei terreni oggi in abbandono o utilizzati a colture a bassa redditività", continua Torricella. Un investimento poco impegnativo che promette una buona redditività futura. Il nocciolo, infatti, è una pianta molto longeva, che può arrivare a 70-80 anni e può essere coltivata anche da un agricoltore inesperto.

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